Il Ministero della Salute ha pubblicato nei giorni scorsi un corposo documento: “L’Annuario statistico del sistema sanitario nazionale” con dati relativi all’anno 2022. Strutturato in 8 capitoli, cui si aggiunge un approfondimento relativo all’impatto della pandemia Covid-19, il documento ministeriale offre una panoramica a tutto tondo sull’SSN.

Strutture per tipologia di assistenza

Le strutture censite nel documento per le diverse tipologie di assistenza risultano complessivamente pari a 996 così suddivise: 9.085 per l’assistenza specialistica ambulatoriale, 8.045 per l’assistenza territoriale residenziale, 3.126 per l’assistenza territoriale semiresidenziale, 6.922 per l’altra assistenza territoriale e 1.180 per l’assistenza riabilitativa (ex. art. 26 L. 833/78). 

Per quanto riguarda la natura delle strutture, si tratta per lo più di strutture pubbliche che erogano assistenza ospedaliera (51,3%) e strutture che erogano altra assistenza territoriale (86,2%).

Sono in maggioranza le strutture del privato accreditato quelle che erogano assistenza territoriale residenziale (85,0%), semiresidenziale (72,3%) e le strutture che erogano assistenza riabilitativa ex art.26 L. 833/78 (78,6%).

Assistenza sanitaria distrettuale: MMG e PLS

I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta sono le figure di riferimento che gestiscono e coordinano l’accesso ad altri servizi del SSN sul territorio. Il contratto dei medici di medicina generale e di pediatria prevede, salvo eccezioni, che ciascun medico di medicina di base assista al massimo 1.500 pazienti adulti (di età superiore ai 13 anni) e ciascun pediatra 800 bambini (di età compresa fra 0 e 13 anni)”, si legge nel documento.

In media a livello nazionale ogni medico di base ha un carico potenziale di 1.324 adulti residenti, con notevoli differenze di carattere regionale: Regione Lombardia e P.A. di Bolzano hanno rispettivamente 1.589 e 1.582 residenti adulti per medico di base (anche se il tetto fissato nella P.A. di Bolzano è di 2mila assistiti).

Fatta eccezione poi per la Sardegna, che attesta un carico potenziale di MMG superiore alla media nazionale, le restanti Regioni dell’Italia meridionale presentano un carico potenziale dei medici di medicina generale inferiore al valore medio nazionale, con il Molise al valore minimo di 1.090 assistiti per MMG.

Il carico medio potenziale per pediatra è a livello nazionale di 993 bambini, ma anche qui interviene una ampia variabilità regionale per cui si passa da 863 bambini per pediatra in Toscana a 1.281 bambini per pediatra in Piemonte, con una diffusa carenza di PLS in convenzione con il SSN in tutte le regioni.

La guardia medica

Il servizio di guardia medica garantisce la continuità assistenziale per l’intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana, con interventi domiciliari per urgenze o in occasione di giornate festive e prefestive. 

Nel 2022 sono stati rilevati in Italia 2.831 punti di guardia medica con 10.671 medici titolari ovvero 18 medici ogni 100mila abitanti e, anche qui, forti disuguaglianze di carattere territoriale.

L’assistenza farmaceutica convenzionata

“L’assistenza farmaceutica convenzionata consiste nella fornitura di specialità medicinali e preparati galenici utili per la prevenzione o la cura delle malattie; essa rappresenta, nell’ambito dei Servizi erogati dal SSN, quella più suscettibile di variazione poiché è strettamente dipendente dalle disposizioni dettate dalle varie leggi finanziarie” si legge ancora nel report ministeriale.

In Italia nel 2022 sono state prescritte 567.315.316 ricette con un importo di quasi 8,5 miliardi di euro, con un costo medio per ricetta di 14,94 euro. Il costo medio per ricetta risulta però fortemente variabile sul territorio, registrando un’oscillazione importante tra il valore minimo della Calabria di 9,61 euro e quello massimo di 20,65 euro della Lombardia.

L’ADI

L’assistenza domiciliare integrata ricomprende al suo interno anche le cure palliative domiciliari e i casi di dimissione protetta.

Il piano assistenziale consiste nella definizione di un insieme organizzato di trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi, necessari per stabilizzare il quadro clinico, limitare il declino funzionale e migliorare la qualità della vita del paziente. In generale l’attivazione del servizio riguarda i malati terminali piuttosto che pazienti con incidenti vascolari acuti, anziani con gravi fratture e iter riabilitativi, malattie acute temporaneamente invalidanti, forme psicotiche gravi o dimissioni protette.

Nel corso del 2022 sono stati assistiti al proprio domicilio 1.244.891 pazienti, di cui il 78,2% rappresentato da pazienti over65 e il 9,6% da pazienti terminali. Ciascun paziente ha ricevuto una media di 18 ore annue di assistenza, erogata per lo più da infermieri. Più nello specifico, le ore dedicate a ciascun assistito sono state 16, mentre 25 quelle in favore di pazienti terminali.

Gli ambulatori-laboratori e altre strutture territoriali

Nel 2022 in totale sono state censite 9.085 strutture sanitarie di tipo ambulatorio/laboratorio con una grande variabilità di carattere regionale e una prevalenza nelle regioni del Centro-Sud di strutture del privato accreditato.

Le strutture di tipo Ambulatorio-Laboratorio pubbliche erogano nella maggior parte dei casi assistenza clinica, mentre quelle private accreditate erogano principalmente assistenza clinica (2.878 strutture) e prestazioni di laboratorio (2.311 strutture). 

Per quanto riguarda le altre strutture territoriali, nel 2022 sono state censite 8.045 strutture residenziali, 3.126 strutture di tipo semiresidenziale, 6.922 strutture di altro tipo, come centri di salute mentale, consultori, stabilimenti idrotermali. 

Si segnala nel computo delle strutture residenziali e semiresidenziali la presenza di rispettivamente 58 e 53 centri di assistenza di neuropsichiatria infantile e adolescenziale. Con riferimento alle strutture residenziali e semiresidenziali sono stati censiti 326.355 posti, pari a 553 per 100mila abitanti. Di questi il 70% sono stati dedicati all’assistenza agli anziani, l’11,7% all’assistenza psichiatrica, il 16,9% all’assistenza ai disabili psichici e fisici, 1,1% ai pazienti terminali e 0,3% all’assistenza di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza. 

Le strutture riabilitative

Rilevate nell’anno in oggetto 1.180 strutture riabilitative con 14.577 posti per l’attività di tipo residenziale e 13.301 per l’attività di tipo semiresidenziale. Nel complesso in Italia sono presenti 47 posti in strutture riabilitative ogni 100mila abitanti. Nel 2022 le strutture riabilitative hanno impiegato 54.174 unità di personale di cui il 9% costituito da medici ed il 45,1% da terapisti e logopedisti.

Le strutture di ricovero e cura

Nel 2022 l’assistenza ospedaliera ha poggiato su 996 istituti di cura, di cui il 51,3% pubblici ed il 48,7% facenti parte del privato accreditato. 

Il 63,4% delle strutture pubbliche è costituito da ospedali direttamente gestiti dalle Aziende Sanitarie Locali, il 10,4% da Aziende Ospedaliere, ed il restante 26,2% dalle altre tipologie di ospedali pubblici.

Il sistema sanitario nazionale dispone di oltre 203.800 posti letto per degenza ordinaria, di cui il 20,8% nelle strutture private accreditate, 11.906 posti per day hospital, quasi totalmente pubblici (89,1%) e di 8.253 posti per day surgery in grande prevalenza pubblici (76,9%). 

A livello nazionale sono disponibili 3,8 posti letto ogni 1.000 abitanti; i posti letto dedicati all’attività per acuti sono 3,2 ogni 1.000 abitanti con una distribuzione territoriale abbastanza omogenea. A livello nazionale i posti letto destinati alla riabilitazione e lungo degenza sono 0,6 ogni 1.000 abitanti con notevole variabilità regionale.

Il personale

Un altro elemento cruciale del sistema di assistenza è il personale, cui il report ministeriale dedica un capitolo ad hoc. Il personale dipendente SSN è costituito dalpersonale delle Aziende Sanitarie Locali, compreso quello degli istituti di cura a gestione diretta, dal personale delle Aziende Ospedaliere, Aziende Ospedaliere integrate con il Servizio Sanitario Nazionale e dal personale delle Aziende Ospedaliere integrate con l’Università”.

Nel 2022 il personale contava 625.282 unità ripartite come segue: il 72,3% con ruolo sanitario, il 17,8% con ruolo tecnico, il 9,7% con ruolo amministrativo e lo 0,2% con ruolo professionale. 

Nell’ambito del ruolo sanitario, il personale medico era costituito da 101.827 unità e quello infermieristico da 268.013 unità; il rapporto fra infermieri e medici, a livello nazionale, si attestava a 2,6 infermieri per ogni medico. Rispetto all’anno 2021 il personale risultava aumentato di 8.036 unità pari al 1,3%. 

A completare il documento una serie di tabelle con dati ripartiti per regione, tipologia di ricovero, specialistica e un focus sull’impatto del Covid-19 sull’SSN.

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