“Non dire di nessuno dei tuoi dipendenti che non va bene. Sei tu che non vai bene, perché non sai collocarlo nel posto in cui può funzionare”, diceva San José Maria Escrivà de Balaguer. Per quanto questa frase possa far storcere il naso a molti, nella sua brutale schiettezza rivela candidamente l’amara verità che spesso affligge numerose aziende.

Un’impresa che punta al successo deve disporre di un gruppo di dipendenti impegnati, entusiasti e appassionati del proprio lavoro, poiché sono loro la parte cruciale della strategia di marketing e di successo di un’azienda.

Partendo dall’assunto secondo cui le persone si fidano di altre persone, il principio trova applicazione anche per quel che riguarda la reputazione di un’impresa, pertanto, non è difficile credere come i dipendenti soddisfatti siano i migliori ambasciatori di un’azienda. Che si tratti di clienti o potenziali clienti, la parola dei dipendenti dentro e fuori dal contesto lavorativo pesa come una sentenza, influenzando significativamente l’opinione del pubblico. Sempre secondo questo assunto, il percepito viene poi divulgato attraverso il passaparola che funge da cassa di risonanza.

Appare evidente come, quindi, l’azienda abbia il dovere di offrire ai propri dipendenti un ambiente di lavoro positivo in cui si sentano valorizzati. Il cuore pulsante di un’impresa è costituito dalle persone che ci lavorano, pertanto, dedicare tempo e risorse ai propri dipendenti può far prosperare significativamente l’azienda, aumentando la produttività, riducendo la rotazione del personale e migliorando il clima aziendale.

La leva per dare il meglio

Che piaccia oppure no, esiste una differenza ben definita tra un lavoratore efficiente, sorridente e puntuale rispetto a uno scostante, ombroso e ritardatario. Quella differenza si chiama “motivazione dell’individuo”, ovvero quella forza che porta a comportarsi in una certa maniera per arrivare al raggiungimento di uno scopo.

La motivazione è il motore trainante che spinge verso nuovi traguardi, facendo percepire il lavoro non più solo come fonte di guadagno, ma come strumento di realizzazione personale oltre che professionale. Ognuno di noi lavora per soddisfare differenti tipologie di bisogni, non solo economici, ma anche emotivi, relazionali e psicologici. Maggiori sono le mancanze che riusciamo a colmare e maggiore sarà la motivazione a lavorare con impegno. Per dare il meglio di sé, la motivazione è fondamentale, perché solo chi crede in ciò che fa e persegue l’obiettivo con il giusto spirito, potrà offrire una performance lavorativa adeguata.

Per questa ragione è necessario che l’imprenditore creda fermamente nelle possibilità dei propri collaboratori, poiché le aspettative che vengono loro trasmesse modellano l’atteggiamento nei loro confronti influenzando fortemente il clima aziendale. Credere nelle potenzialità e nell’operato dei propri collaboratori contribuisce a formare un ambiente lavorativo dove la motivazione personale conduce sorprendentemente al miglioramento dell’intero gruppo.

Per riassumere il concetto tornano utili le parole di Henry Ford: “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo”, sottolineando come investire sul capitale umano rappresenti oggi lo specchio di un’impresa, soffermandosi sulla necessità di aiutare i propri collaboratori a dare il meglio, coinvolgendoli nelle attività della farmacia con lo scopo di creare quel senso di comunità che caratterizza un autentico team. Però, il coinvolgimento non è qualcosa che si improvvisa, va costruito sapientemente e con opportuni metodi.

Un ambiente di lavoro positivo

I conflitti sul lavoro sono, oltre che sgradevoli, anche profondamente deleteri per il benessere dell’azienda. La regola del “chi fa da sé fa per tre” non deve trovare ragione di esistere in un’impresa, poiché creare una squadra coesa e con obiettivi precisi consente di dare un volto e un’identità all’azienda. Ogni dipendente possiede punti di forza unici che vale la pena scoprire al fine di consentire a ognuno di esprimere la propria autenticità, cogliendo l’opportunità di fargli mettere in pratica quelle competenze che più li caratterizza.

Scoprire i punti di forza dei collaboratori richiede un approccio attivo, personalizzato e aperto all’ascolto, mirato a creare un ambiente di lavoro in cui le persone si sentano valorizzate a tal punto da raggiungere con determinazione livelli di performance più elevati. Incentivare il talento e lo sviluppo delle competenze equivale ad aumentare il coinvolgimento e la motivazione del collaboratore. Tanto più le persone si sentono in grado di svolgere autonomamente ed efficacemente le proprie mansioni, tanto più si sentiranno realizzate come individui e come professionisti.

Contrariamente a quanto si possa credere, lo sviluppo del potenziale umano in azienda non è legato solo allo sviluppo di competenze e conoscenze, ma dipende strettamente dalla capacità di trovare un ambiente capace di favorire l’espressione delle caratteristiche di personalità e delle attitudini comportamentali che caratterizzano ogni singolo individuo. Mantenere un buon dialogo con i propri collaboratori, ascoltandoli e comprendendo le loro esigenze, anche in relazione alla flessibilità lavorativa è un dovere a cui un team leader non può sottrarsi. Favorire il corretto equilibrio tra vita lavorativa e vita privata dei dipendenti è un tassello fondamentale per il raggiungimento della serenità dei propri collaboratori e il benessere aziendale.

L’attenzione verso il sistema dei diritti individuali, la comprensione reciproca e la valorizzazione delle potenzialità intrinseche di ogni collaboratore sono di vitale importanza per la realizzazione di un team vincente. Grazie a questi accorgimenti, ognuno con la propria specificità sarà in grado di offrire preziosi contributi alla generazione di nuove idee, regalando al pubblico la possibilità di riconoscere l’originalità e l’autenticità del gruppo che dà un volto inconfondibile all’azienda. Investire, quindi, nel benessere e nella soddisfazione dei propri dipendenti deve necessariamente essere percepito come un investimento a lungo termine, non come un costo.

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