A livello globale, solo il 13,8% dei pazienti con ipertensione ha la pressione arteriosa sotto controllo. Gli studi che hanno testato gli interventi per superare le barriere al controllo della pressione arteriosa hanno fornito risultati contrastanti. Il tipo di operatore sanitario che eroga l’intervento può avere un ruolo importante nel successo dello stesso.

Obiettivo di una metanalisi condotta negli Stati Uniti e pubblicata su Circulation. Cardiovascular Quality and Outcomes è stato quello di determinare quali professionisti sanitari siano più efficaci nel fornire interventi per la riduzione della pressione arteriosa.

La metanalisi condotta

La ricerca in letteratura è stata effettuata nei database Medline ed Embase fino a dicembre 2023, focalizzando l’attenzione su studi randomizzati e controllati di interventi mirati alle barriere al controllo dell’ipertensione e riportando l’operatore che ha condotto l’intervento.

Sono stati inclusi cento articoli in tutto il mondo che hanno coinvolto 90.474 partecipanti con ipertensione. Gli studi sono stati raggruppati per operatore sanitario e gli effetti dell’intervento sulla pressione sistolica e diastolica sono stati combinati utilizzando modelli a effetti casuali ed equazioni di stima generalizzate.

I risultati ottenuti

Gli interventi guidati da farmacisti, operatori sanitari di comunità e educatori sanitari hanno determinato le maggiori riduzioni della pressione arteriosa sistolica, rispettivamente di -7,3 (95% CI, da -9,1 a -5,6), -7,1 (95% CI, da -10,8 a -3,4) e -5,2 (95% CI, da -7,8 a -2,6) mm Hg.

Anche gli interventi condotti da più operatori sanitari, infermieri e medici hanno determinato riduzioni significative della pressione sistolica, rispettivamente di -4,2 (95% CI, da -6,1 a -2,4), -3,0 (95% CI, da -4,2 a -1,9) e -2,4 (95% CI, da -3,4 a -1,5) mm Hg. Allo stesso modo, le maggiori riduzioni della pressione diastolica sono state di -3,9 (95% CI, da -5,2 a -2,5) mm Hg per gli interventi guidati dai farmacisti e di -3,7 (95% CI, da -6,6 a -0,8) mm Hg per gli interventi guidati dagli operatori sanitari di comunità.

Nei confronti a coppie, i farmacisti sono risultati significativamente più efficaci di altri operatori sanitari, degli infermieri e dei medici nel fornire interventi.

Osservazioni conclusive

I farmacisti e gli operatori sanitari di comunità sono i più efficaci nel guidare l’implementazione degli interventi sulla pressione sanguigna e dovrebbero essere considerati prioritari nei futuri sforzi per il controllo dell’ipertensione.

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