Il convegno “Farmaco e pazienti: nuovi modelli di gestione. Nuovi paradigmi di cura e salute, dalla farmacia al territorio” organizzato e moderato a Milano da Paola Gallas, Coach e formatrice, General Manager di Retail Salute, ha offerto ai partecipanti una vera e propria panoramica a 360° dell’ecosistema farmacia, suscitando grande interesse tra i presenti.

Sono stati trattati tutti i temi caldi di questo mondo in rapida e continua evoluzione, sia attraverso le relazioni degli esperti, sia grazie al vivace dibattito che ne è conseguito, caratterizzato dalla varietà di figure alle quali è stata data voce durante la Tavola rotonda.

Si è parlato delle prospettive del settore Healthcare, evidenziando come il futuro sia orientato a una fluidità tra canali e professioni che risponda in modo più preciso possibile alle aspettative dei pazienti. Le analisi indicano come le persone non abbiano più modalità d’acquisto lineari e saltino dall’online all’offline con facilità. Questo processo, che era già in atto, è stato accelerato incredibilmente dalla pandemia.

La presenza costante e instancabile del farmacista sul territorio e l’ampliamento progressivo delle sue mansioni durante gli anni critici che abbiamo vissuto ha fatto guadagnare una posizione di rilievo alla professione, sia a livello di riconoscimento legislativo sia di stima e gradimento da parte di cittadini, medici e istituzioni. Ora bisogna consolidare e difendere il lavoro fatto, senza vanificarlo.

I farmacisti hanno dimostrato di fare davvero la differenza. L’attività quotidiana è sempre più improntata a consulto, sicurezza e servizi, e sempre meno alla semplice dispensazione. La nuova domanda di salute parte dalla prevenzione e arriva fino alla presa in carico del paziente e al monitoraggio della terapia, passando attraverso l’ampliamento della telemedicina.

Per questo motivo, uno dei punti cruciali emersi che ha trovato tutti concordi è l’importanza della formazione, attività sempre più strategica, che deve aiutare non solo ad aggiornare le proprie competenze, ma anche ad avere una visione d’insieme e di più ampio respiro della professione, modificando il proprio approccio mentale. Un cambio di mindset può essere utile a tutti: farmacisti, manager e aziende.

Piani di formazione adeguati possono stimolare, motivare e aiutare ad adeguare il modo di lavorare alle attuali necessità, così diverse rispetto al passato, in modo che i cittadini possano trovare nel farmacista una figura affidabile, professionale e credibile.

Le entità in gioco in concorrenza tra loro su prodotti e servizi sono sempre più numerose: il mondo delle vendite online, le parafarmacie, la Grande distribuzione organizzata, le farmacie Comunali, le farmacie che appartengono a grandi catene di Capitale, le farmacie indipendenti, le farmacie riunite in Cooperativa… Gli attori sono davvero tanti, ciascuno con le proprie caratteristiche, punti di forza e di debolezza, con i quali è necessario confrontarsi.

«Anche le professioni sono attività economiche a tutti gli effetti e devono fare i conti con la concorrenza, l’evoluzione tecnologica e la multicanalità – ha commentato Marcello Tarabusi, dello studio Guandalini di Bologna – Data la complessità dell’insieme e la necessità di investimenti consistenti, per esempio per impiantare nuovi servizi, è assolutamente indispensabile acquisire le capacità per programmarli, sostenerli e monitorarne il rendimento attraverso un accurato Business plan».

Vincenzo Monetti, amministratore unico di Vim Spa, si è soffermato sull’importanza irrinunciabile dell’etica nella professione. «Il farmacista rappresenta ancora, e deve continuare a rappresentare, una figura centrale a tutela del diritto alla salute dei cittadini con un ruolo cruciale di consulenza fortemente improntato all’etica e scevro da dinamiche puramente commerciali e di carattere economico».

«Più competitor ci sono, più la professionalità, la correttezza e l’etica, diventano caratteristiche distintive personali. È attraverso queste leve che il farmacista può fidelizzare una clientela nel tempo e vincere davvero la concorrenza» ha concluso Paola Gallas, rinforzando questo concetto fondamentale.