Gastrite: come curarla con la fitoterapia

Gestire la gastrite con una terapia naturale offre la possibilità di articolare il trattamento in base alle specifiche esigenze personali, scegliendo e associando i rimedi più indicati    

Vista la multiforme eziologia della gastrite, che comprende una serie articolata di fattori “irritanti” per la mucosa gastrica, e le mille sfaccettature della sua sintomatologia, è prima di tutto fondamentale, volendo valutare un approccio fitoterapico al problema, escludere – con gli adeguati approcci diagnostici e le necessarie valutazioni mediche – la concomitanza di importanti patologie che possano compromettere l’efficienza e la salute dell’apparato gastro-intestinale e richiedere un adeguato trattamento farmacologico o chirurgico.

Il vantaggio di una terapia naturale contro la gastrite consiste nella possibilità di adattare il trattamento alle proprie esigenze personali

Oltre a ottenere un miglioramento rapido dei sintomi della gastrite, l’uso razionale dei rimedi naturali può favorire il recupero della corretta e armoniosa funzionalità degli organi interessati, riattivando in alcuni casi la giusta produzione di succhi gastrici, diminuendo – in altri – l’eccessiva acidità, favorendo la digestione o proteggendo la mucosa irritata e calmando eventuali crampi e le coliche gastriche.

Mucillagini per un’azione protettiva

La prima azione intrapresa istintivamente in presenza di una lesione o di un’irritazione è quella volta a tutelare la zona infiammata. Volendo proiettare un’azione analoga sulla mucosa dello stomaco è possibile intervenire ricorrendo alle mucillagini. Si tratta di un gruppo di sostanze molto diffuse in natura, localizzate nelle diverse parti della pianta – dai fiori alle radici – che a contatto con l’acqua, si trasformano in composti gelatinosi di consistenza viscosa (colloidi). Le mucillagini sono in grado di stratificarsi sulla mucosa gastrica, ricoprendola con uno strato protettivo – dotato di attività emolliente e idratante – poco o per nulla aggredibile dal succo gastrico. Le mucillagini, in caso di problemi gastro-intestinali possono:

  • fornire alla mucosa gastrica una protezione efficace dagli stimoli di diversa natura che possono sollecitarla causando irritazione;
  • agire da emollienti e lenitivi, calmando l’eventuale infiammazione presenta;
  • favorire i processi di riparazione della mucosa.

Per la loro elevata tollerabilità le mucillagini possono essere utilizzate senza grossi problemi anche per lunghi periodi.

Malva e altea 

Tra le piante ricche di mucillagini più utilizzate ritroviamo la malva (Malva sylvestris) e l’altea (Althea officinalis, nella foto): le si può utilizzare sotto forma di infuso, da preparare con 2 cucchiani da tè di droga per una tazza d’acqua ben calda (ma non bollente), alla dose di 3-4 tazze al dì lontano dai pasti. Per quanto l’infuso rappresenti la forma migliore di assunzione, le mucillagini possono essere assunte in forma granulare in bustine, in capsule o – nel caso dell’Aloe vera – in estratti già pronti per l’uso: le preparazioni in commercio non mancano e consentono un utilizzo sicuramente più pratico. È importante assumere le mucillagini accompagnandole con abbondanti quantità di liquidi (acqua, tisane, succhi di frutta):

  • prima dei pasti, soprattutto in caso di problemi digestivi;
  • durante i pasti, per la maggior parte delle patologie gastriche;
  • dopo i pasti, in caso di reflusso gastro-esofageo ed ernia iatale.

Semi di lino

Da non sottovalutare anche l’azione emolliente e protettiva delle mucillagini prodotte dai semi di lino per macerazione a freddo. È sufficiente lasciare in ammollo 5 g di semi di lino in 100 ml di acqua fredda per circa 4 ore. Una volta eliminati i semi, si può assumere l’acqua ricavata dalla macerazione durante il giorno.

Camomilla per lenire le manifestazioni dolorose

Proteggere non è sufficiente. È necessario lenire e calmare, per mettere la mucosa in condizione di ritrovare il suo equilibrio. A tale scopo può risultare preziosa la camomilla (Matricaria recutita L.): oltre a essere particolarmente  indicata  per calmare le manifestazioni dolorose, la camomilla possiede indubbie proprietà antinfiammatorie, carminative, cicatrizzanti, ulcero-protettive e antibatteriche, che la rendono un ottimo rimedio per tutte le problematiche che possono colpire l’apparato gastro-intestinale, dal meteorismo alle ulcere peptiche.

La camomilla può essere consumata come infuso (2 cucchiaini da tè di fiori per 150 ml acqua bollente, coprendo e lasciando in infusione 7-10 minuti), da consumare almeno 3-4 volte nell’arco della giornata lontano dai pasti

Liquirizia per riparare la mucosa gastrica

In supporto alla camomilla, si può valutare di aggiungere al trattamento la liquirizia (Glycyrrhiza glabra L.): grazie alle sue saponine triterpeniche (glicirrizina) ed ai flavonoidi esercita un’attività antinfiammatoria e spasmolitica sulla mucosa gastrica dove favorisce i processi di riparazione della mucosa che riveste lo stomaco, promuovendo la formazione di un invisibile strato protettivo di muco.

La forma classica di preparazione della liquirizia resta il decotto, ma esistono anche capsule o compresse masticabili

Argilla e macerato glicerico di Ficus carica per contrastare l’acidità

L’eccesso di acidità può rappresentare in molti casi una “spina irritativa” per la gastrite. Per ridimensionarla in modo naturale, interessanti per la loro efficacia sono l’argilla e il macerato glicerico di Ficus carica (fico).

Argilla

Grazie alla sua composizione ricca e principalmente in virtù della presenza di silice e alluminio, l’argilla esercita proprietà assorbenti e rigeneranti sulla mucosa, fornendo, al bisogno, un pronto effetto antiacido. L’argilla da impiegare per uso interno deve necessariamente essere del tipo ventilato e debatterizzato. Il dosaggio suggerito corrisponde giornalmente a 1 cucchiaino da caffè per 1 bicchiere d’acqua a temperatura ambiente (1/2 cucchiaino per bambini sotto i 12 anni). Si prepara lasciando l’argilla nel bicchiere con l’acqua tutta la notte e bevendo poi al mattino l’acqua che sovrasta il deposito. La durata del trattamento è di 20-30 giorni circa.

Macerato di Ficus

Più pratico e comodo il macerato di Ficus contribuisce a regolare la produzione dei succhi gastrici, normalizzando al tempo stesso i movimenti fisiologici della mucosa dello stomaco. La dose suggerita è di 50 gocce in poca acqua, lontano dai pasti al mattino e alla sera, almeno per 15-20 giorni consecutivi.