Si avvicina l’edizione 2023 della Giornata di Raccolta del Farmaco, promossa dal Banco Farmaceutico Onlus, in programma dal 7 al 13 febbraio. In quella settimana cittadini potranno recarsi nelle farmacie che hanno aderito all’iniziativa e donare farmaci senza obbligo di ricetta agli enti del territorio che assistono persone bisognose.

La povertà sanitaria

Nel 2022, 390 mila persone in condizioni di povertà sanitaria, pari al 7% di chi si trova a vivere in povertà assoluta (9,4% della popolazione), hanno chiesto aiuto a una delle 1.806 realtà assistenziali convenzionate con Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure.

Il quadro tracciato al riguardo dal 10° Rapporto “Donare per curare – Povertà Sanitaria e Donazione Farmaci” realizzato dall’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria OPSan (organo di ricerca di Fondazione Banco Farmaceutico onlus), che fornisce gli ultimi dati reali disponibili, quelli relativi al 2021, non può che fare riflettere.

Una parte consistente della spesa farmaceutica resta a carico dei cittadini, nonostante l’impronta universalistica del nostro Servizio sanitario nazionale (Ssn). Il 43,5% della spesa farmaceutica, infatti, è stata pagata dalle famiglie, pari a 3,87 miliardi di euro, con un incremento del 6,3% rispetto all’anno precedente. Il Ssn, infatti, non offre alcuna copertura per i farmaci “da banco” e non ha introdotto distinzioni tra chi è sotto la soglia di povertà e chi no. Come si può ben capire, dunque, le condizioni economiche della famiglia creano profonde differenze di accesso alle cure.

È stato calcolato che una persona indigente dispone di soli 9,9 euro al mese da dedicare alla salute, mentre chi ha disponibilità può spendere sei volte tanto, cioè 66,83 euro mensili. Limitandosi al budget per l’acquisto di farmaci, i poveri hanno a disposizione solo 5,85 euro, mentre i non poveri 26 euro.

La crisi energetica e l’inflazione stanno creando però difficoltà economiche che arrivano a lambire anche molte famiglie che non rientrano nelle fasce di povertà. In molti nel 2021 hanno cercato di ridurre le spese sanitarie, rinunciando o rinviando visite mediche e accertamenti periodici: oltre 4 milioni 768 mila famiglie (10 milioni 899 mila persone), di cui quasi 639 mila (1 milione 884 mila persone) in povertà assoluta. La rinuncia alle cure è stata praticata da 27 famiglie povere su 100, ma anche da 13 famiglie non povere su 100.

Necessario attuare misure di intervento

«La povertà sanitaria continua a rappresentare un grave problema per migliaia di famiglie povere, mentre sacrifici e rinunce riguardano sempre più spesso anche quelle non povere – afferma Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus – Purtroppo, le condizioni di chi vive in Italia non sono destinate a migliorare nell’immediato futuro, a causa di alcuni effetti persistenti della crisi economica derivata dalla pandemia e della grave situazione internazionale. Speriamo che i dati del nostro Rapporto siano letti con attenzione dalle istituzioni, e possano rappresentare uno strumento per comprendere più a fondo i bisogni di chi è in difficoltà e per attuare, di conseguenza, misure e politiche in grado di rispondervi con efficacia».

Il supporto delle farmacie

Banco Farmaceutico è impegnato da anni per arginare la povertà sanitaria insieme ai farmacisti italiani che aderiscono alla principale iniziativa annuale, quella, per l’appunto di Raccolta del Farmaco. La settimana dedicata, che giunge quest’anno alla sua ventitreesima edizione, rappresenta un appuntamento centrale nell’azione di contrasto a questo fenomeno preoccupante, dalle dimensioni così estese. Oltre all’iniziativa di solidarietà legata alla raccolta dei medicinali, i farmacisti sono parte attiva nella dispensazione dei prodotti donati e nell’offrire ascolto e consiglio a chi entra in farmacia. «Questi aspetti rendono il contributo della professione ancor più significativo per garantire il diritto alla salute dei cittadini, al fianco delle Istituzioni e del Terzo settore» afferma Andrea Mandelli, presidente Fofi, ringraziando il presidente Sergio Daniotti e tutta l’organizzazione.

Modalità di adesione

Mancano pochi giorni per aderire all’iniziativa! Per coinvolgere la propria farmacia si può telefonare al numero 02-70104315 o contattare la sede regionale più vicina, mentre per dare la disponibilità per un turno di volontariato basta compilare online il modulo d’iscrizione disponibile sul sito del Banco Farmaceutico.