Il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA ha approvato, lo scorso 30 giugno, il passaggio degli antidiabetici della classe delle glifozine dalla distribuzione diretta a quella nelle farmacie di comunità abolendo contestualmente e in ottica di semplificazione, anche il piano terapeutico. Ne consegue, che per accedere al farmaco, il paziente dovrà ora essere in possesso solo della ricetta ripetibile.

Una semplificazione nell’accesso alle cure: il plauso di Federfarma

La decisione di AIFA è stata accolta con favore da Federfarma, il cui presidente, Marco Cossolo, ha sottolineato che la scelta di abolire il piano terapeutico «semplifica ulteriormente l’accesso di milioni di pazienti alle cure e il venir meno di questo adempimento burocratico contribuirà a ridurre i tempi delle liste d’attesa».

Altresì, la dispensazione delle glifozine in farmacia – antidiabetici di nuova generazione utilizzati anche per il trattamento dello scompenso cardiaco congestizio e dell’insufficienza renale cronica – consentirà «un puntuale monitoraggio dell’aderenza alla terapia, con evidenti vantaggi non solo in termini di salute per il paziente, ma anche di minori costi per il Servizio sanitario nazionale».

Favorire la prossimità facilita l’accesso e riduce le diseguaglianze

Sulla stessa linea il commento del Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, che ha definito la scelta di AIFA «Un traguardo importante per facilitare l’accesso ai farmaci innovativi». Inoltre, grazie alla capillare presenza sul territorio, «i pazienti non dovranno più attendere giorni per il ritiro dei medicinali».

Si tratta di un importante cambio di paradigma che concorre anche alla riduzione delle diseguaglianze nell’accesso ai farmaci innovativi, ha sottolineato Raffaella Buzzetti, presidente della Società italiana di Diabetologia – SID, che ha definito questo risultato «un passo avanti verso un sistema sanitario più vicino ai bisogni delle persone e più sostenibile nel lungo periodo».

Ridurre gli spostamenti andando incontro alle esigenze dei pazienti con diabete

A sottolineare i benefici per i pazienti è stato il mondo dell’associazionismo. «Favorire la prossimità dei medicinali vuole dire ottenere risparmi, contenendo i costi indiretti ed evitando spostamenti inutili ai pazienti», è stato il commento di Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva.

La presidente dell’associazione dei pazienti Fand, Manuela Bertaggia, ha invece, sottolineato che la decisione «viene incontro alle persone con diabete, soprattutto quelle che vivono lontano dalle città. Inoltre semplifica i percorsi di cura per chi soffre di questa patologia, per i suoi familiari e per i medici».