Il farmacista counselor e la farmacia dei servizi

Il farmacista counselor è una figura professionale dalle grandi potenzialità, della quale tuttavia poco si conosce. L’attività di counseling non va confusa con il semplice “dare consigli, fornire soluzioni rapide”.

Il counseling è definito dalla British Association for Counseling and Psycotherapy (BACP) “un uso della relazione basato su abilità e principi che sviluppano l’accettazione, l’autoconsapevolezza e la crescita della persona; può essere mirato alla definizione di problemi specifici, alla presa di decisioni, ad affrontare i momenti di crisi, a confrontarsi con i propri sentimenti e i propri conflitti interiori o a migliorare le relazioni con gli altri, rispettando i valori, le risorse personali e la capacità di autodeterminazione dell’individuo”.

Compito del counselor è quindi mettere la persona in condizione di comprendere appieno la propria situazione e gestirla facendo ricorso alle proprie risorse emotive, affettive e cognitive.

Il farmacista, instaurando una profonda relazione con il paziente, offrendogli il giusto conforto e l’indispensabile comprensione, attraverso l’ascolto attivo dei suoi bisogni, l’accompagnamento alle scelte più appropriate per il soddisfacimento delle sue necessità, il supporto durante il percorso di cura e nell’aderenza ai trattamenti, è una figura centrale nell’attività di counseling.

La figura professionale del farmacista counselor nasce all’interno di un progetto più ampio di rinnovamento del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) che affida un ruolo di crescente centralità alla farmacia. Nel 2009, con la Legge n. 69 (e successivi decreti attuativi del 16 dicembre 2010 e dell’8 luglio 2011), viene istituita la farmacia dei servizi.

La farmacia dei servizi

La farmacia dei servizi nasce, da una parte, per riassegnare un ruolo al farmacista (ridotto a mero dispensatore di farmaci), dall’altra, per l’esigenza, politica, di monitorare i costi sanitari. La farmacia viene individuata quindi dalla legge come un vero e proprio presidio sanitario polifunzionale e integrato sul territorio. Basti pensare che esiste una farmacia ogni 3.400 abitanti circa, per un totale di circa 18.000 strutture a livello nazionale.

Obiettivo della farmacia dei servizi è che il cittadino venga preso in carico dai professionisti della struttura che costituirà una micro unità territoriale di riferimento per il decentramento dell’assistenza sanitaria sul territorio con l’obiettivo di curare il paziente a casa, nel suo ambiente e tra i suoi affetti, decongestionando gli ospedali e sgravando il SSN di costi non monitorabili.

Finalità della farmacia dei servizi

1. decentramento territoriale dell’assistenza sanitaria
2. partecipazione al servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI);
3. presenza in sede dell’infermiere e del fisioterapista;
4. collaborazione a iniziative finalizzate a garantire il corretto utilizzo dei medicinali prescritti, il relativo monitoraggio e l’aderenza alle terapie;
5. erogazione di servizi di primo livello, partecipazione alla realizzazione di programmi di educazione sanitaria e campagne di prevenzione per le principali patologie a forte impatto sociale;
6. erogazione di servizi di secondo livello rivolti ai singoli assistiti, su prescrizione dei medici, con la collaborazione di personale infermieristico;
7. effettuazione, tra i servizi di secondo livello, di prestazioni analitiche di prima istanza rientranti nell’ambito dell’autocontrollo;
8. inserimento di defibrillatori semiautomatici;
9. effettuazione di prenotazione di visite specialistiche ambulatoriali presso strutture sanitarie pubbliche o private accreditate e ritiro dei relativi referti.