Le tecnologie sono in grado oggi di modificare gli iter di sperimentazione clinica, mettendo al centro il paziente e il luogo in cui lo stesso si trova e tenendo conto delle sue aspettative in materia di trattamenti e farmaci. Sono queste le basi su cui poggiano i Digital Clinical Trial, nuovi approcci alla sperimentazione clinica che mirano a facilitare il paziente e velocizzare la ricerca

Grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali e di telecomunicazione un nuovo approccio alle sperimentazioni cliniche basato sulla volontà di coinvolgere maggiormente il paziente, spostando il fulcro dello studio dal centro di ricerca clinica al luogo dove lo stesso si trova e tenendo conto del suo punto di vista e delle sue aspettative sullo sviluppo di farmaci e trattamenti.

Tutto questo è possibile oggi grazie ai Digital Clinical Trial che permettono di velocizzare i trial clinici senza rinunciare a produrre evidenze scientifiche, al centro del Rapporto Istisan “Decentralized Clinical Trial: nuovo approccio alla sperimentazione clinica per facilitare il paziente e velocizzare la ricerca”.

Il rapporto ISTISAN è un documento di sviluppo nazionale realizzato dal Gruppo di Studio sulla Telemedicina nei Trial Clinici Decentralizzati, costituito da esperti del Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali (CNTNT) dell’Istituto Superiore di Sanità e di Farmindustria, che ha collaborato allo studio a titolo non oneroso.

Il rapporto si compone di due parti: le problematiche scientifiche etiche e regolatorie dei trial clinici digitali e le possibili modalità operative per condurre questi trial grazie a strumentazioni come la telemedicina e di gestione a distanza di dati digitali.

Un nuovo ruolo per il paziente

I nuovi trial non poggeranno più esclusivamente sui dati sanitari, ma contempleranno anche quei dati frutto dell’utilizzo individuale dei dispositivi digitali utilizzati dal paziente. Di particolare rilevanza inoltre, il nuovo ruolo che in questo contesto mutato viene ad assumere il paziente: da soggetto passivo a parte attiva della ricerca, in grado di influenzarne il corso. Difatti, la sua partecipazione a un trial clinico decentralizzato gestito in remoto grazie all’utilizzo di strumentazioni tecnologiche, offre allo stesso l’opportunità di migliorare l’aderenza al protocollo e snellire le complessità delle procedure.