Dalla pubblicazione del terzo rapporto del Ministero della Salute relativo al personale impiegato nel Ssn emerge che, al 31 dicembre 2019, risultavano impiegati 240.490 medici, 332.818 infermieri e circa 110mila unità con funzioni riabilitative, tecniche o di vigilanza. Cresce la presenza femminile tra i medici under 50

Come ogni anno, il Ministero della Salute ha pubblicato il rapporto relativo al personale impiegato nel Sistema sanitario nazionale (Ssn). Giunto alla 3a edizione, ambisce a definire un quadro generale e quanto più possibile esaustivo del personale che opera in sanità, con riguardo non soltanto all’ammontare complessivo, ma anche rispetto alla ripartizione territoriale e alle diverse specialità.

I numeri del personale sanitario

Dall’integrazione delle fonti e dei dati a disposizione, al 31 dicembre 2019 risultavano impiegati nel Sistema sanitario nazionale:

  • 240.490 medici,
  • 332.818 infermieri,
  • 54.880 unità di personale con funzioni riabilitative,
  • 45.475 unità di personale tecnico sanitario
  • 10.104 unità di personale con funzioni di vigilanza ed ispezione.

Con solo riferimento al personale che opera nelle ASL, nelle aziende Ospedaliere ed Universitarie, negli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblici, nelle ARES ed ESTAR, ISPO e Aziende Regionali del Veneto e Liguria, sono state rilevate: 681.661 unità di personale, di cui 630.810 a tempo indeterminato, 38.966 unità con rapporto di lavoro flessibile e 11.885 unità di personale universitario.

Lavoro flessibile e contratti a tempo indeterminato

Il rapporto tra personale con rapporto di lavoro flessibile e personale a tempo indeterminato è risultato pari a 27,2% nel comparto dirigenti del ruolo tecnico, a 5,9% per i medici, a 28,1% nei profili del ruolo professionale, a 6,9% nel comparto dirigenti del ruolo professionale, a 8,2% nei profili del ruolo tecnico, a 8,6% nel personale con funzioni riabilitative, a 6,7% nei profili del ruolo tecnico sanitario, a 12,7% nel comparto dirigenti del ruolo amministrativo, a 6% nel personale infermieristico, a 7,2% nei profili del ruolo amministrativo, a 5% nel personale vigilanza ed ispezione e solo il 4,8% per i veterinari. Nel corso dell’anno 2019 sono cessate dal servizio 44.226 unità di personale, di cui il 57,7% per collocamento a riposo. Nel medesimo anno sono stati assunte 44.299 nuove unità.

L’anzianità media di servizio

Complessivamente l’anzianità media di servizio è risultata pari a 18,3 anni, con una oscillazione che va dagli 8,9 anni di anzianità per il personale del ruolo professionale a 15,2 per i dirigenti medici ed a 19 anni per il personale infermieristico. L’età media del personale del Ssn è pari a 49,8 anni. I dipendenti più anziani risultano essere i veterinari (56,5 anni), seguiti dai chimici (56,1 anni), dai dirigenti del ruolo tecnico (55,3 anni) e dagli psicologi (55,1 anni). Al di sotto della media generale è invece l’età del personale infermieristico (47,4 anni), del personale tecnico sanitario (47,6 anni), dei fisici (48,2 anni) e del personale con funzioni riabilitative (49,3 anni).

Personale a tempo indeterminato e specialità

I medici impiegati a tempo indeterminato nelle ASL, nelle aziende Ospedaliere ed Universitarie, negli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblici, delle ARES ed ESTAR, ISPO e Aziende Regionali del Veneto e Liguria al 31 dicembre 2019 risultavano pari a 106.444, corrispondenti a 1,8 medici ogni 1.000 abitanti. Di questi, 30.163 sono specialisti che afferiscono all’area funzionale dei servizi (di cui il 70,7% nelle specialità di anestesia e rianimazione, radiodiagnostica e igiene e medicina preventiva); 25.415 medici specialisti dell’area funzionale di chirurgia (di cui il 61,3% nelle specialità di chirurgia generale, ginecologia ed ostetricia e ortopedia e traumatologia); infine 45.830 sono gli specialisti nell’area funzionale di medicina (di cui il 61,9% nella medicina interna, malattie dell’apparato cardiovascolare, psichiatria, medicina dell’emergenza e urgenza e pediatria).

L’età media dei medici e le quote rosa

L’età media dei medici del Ssn è pari a 51,4 anni, non molto distante dal dato rilevato nel 2013 che risultava essere pari a 51,6 anni. Nelle classi di età più giovani è emersa una presenza più marcata di professioniste di sesso femminile. La classe di età compresa tra 60 e 64 anni risulta la più numerosa mentre quella di età compresa tra 25 e 29 anni risulta la più esigua. La quota di donne medico sul totale è superiore a quella degli uomini nelle fasce di età inferiori ai 50 anni. Inoltre, il 35,7% dei medici di famiglia e il 67,6% tra i pediatri di libera scelta è di sesso femminile.

Ripartizione territoriale

Dall’analisi della distribuzione per aree geografiche emerge che i medici che operano nelle strutture pubbliche ed equiparate al pubblico (113.631 unità a tempo indeterminato) mostrano una presenza più massiccia al Nord (45,2%), seguita dall’Italia meridionale (22,5), Italia centrale (19,9%) e 12,4% nelle Isole. Per quanto concerne la medicina specialistica ambulatoriale, si annoverano 14.817 medici convenzionati. Gli specialisti ambulatoriali sono presenti al Nord con una percentuale pari al 35,1% rispetto al numero complessivo, al Centro pari al 23,7%, al Sud pari al 31,9% e al 9,4% nelle Isole.