La carenza universale di personale sanitario rappresenta un problema per molti sistemi sanitari. Secondo il Quadro d’azione europeo dell’OMS sul personale sanitario e di assistenza, la soluzione risiede nel ridefinire e ridistribuire i compiti tra i diversi operatori sanitari, così da poter fronteggiare le esigenze dei pazienti, i progressi della formazione professionale e le nuove tecnologie.

Il ruolo dei farmacisti in uno scenario di crescente criticità

In questo contesto, il contributo dei farmacisti al raggiungimento delle priorità del sistema sanitario diventa fondamentale.

I farmacisti, in particolare quelli che lavorano in contesti comunitari, sono professionisti sanitari essenziali, ma spesso trascurati, che possono fare la differenza nel migliorare l’erogazione dell’assistenza sanitaria.

Le linee guida sulla buona pratica farmaceutica e l’ampliamento dei servizi

Nel 2011, l’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS e la Federazione Farmaceutica Internazionale – FIP hanno pubblicato le Linee Guida sulla buona pratica farmaceutica, che delineano il ruolo essenziale che i farmacisti di comunità possono svolgere.

Il documento ha sottolineato il potenziale della forza lavoro della farmacia nel potenziare i sistemi sanitari e l’efficacia della salute pubblica. Altresì, hanno dato impulso all’evoluzione della pratica farmaceutica, consentendo ai farmacisti di abbracciare un’ampia gamma di servizi sanitari, oltre al ruolo tradizionale di dispensazione dei farmaci.

Tuttavia, questa trasformazione non è stata né rapida né uniforme in tutta la Regione europea dell’OMS.

Le ragioni di difformità e ritardi

Sono diversi i fattori che hanno contribuito a questa inerzia, a partire dalla mancata consapevolezza circa il ruolo potenziale dei farmacisti anche per via di una visione che storicamente ha sempre enfatizzato il ruolo dei medici nell’erogazione dei servizi sanitari, unitamente a questioni relative a barriere legali, modelli di erogazione efficaci, finanziamenti e un incoerente coinvolgimento delle organizzazioni professionali dei farmacisti nello sviluppo di strategie di prevenzione delle malattie.

Tutto questo si è tradotto in una trasformazione lenta e disomogenea, con costi a carico dei sistemi sanitari determinati da diagnosi tardive, uso non ottimale dei farmaci e perdita dei pazienti al follow-up.

Le caratteristiche dei farmacisti: competenza, accessibilità e fiducia

I farmacisti sono tra gli operatori sanitari più accessibili, cui ci si rivolge maggiormente e di cui ci si fida di più.

Questa posizione unica consente loro di contribuire in modo sostanziale alla prevenzione delle malattie, anche attraverso la vaccinazione, la diagnosi precoce e la gestione delle cronicità.

I farmacisti svolgono, inoltre, un ruolo cruciale nell’informare e facilitare l’autocura, fornire suggerimenti appropriati, contribuire all’aderenza terapeutica e all’uso responsabile dei medicinali. Riducendo così la pressione sui servizi di emergenza delle strutture ospedaliere e sugli ambulatori dei medici di base.

I tanti servizi offerti ininterrottamente in pandemia

Durante la pandemia Covid-19, i farmacisti di comunità si sono affermati come attori cruciali per molti sistemi sanitari, non solo attraverso la fornitura di servizi diagnostici e di vaccinazioni, ma anche attraverso la prevenzione continua o la gestione ininterrotta di condizioni croniche.

Tuttavia, ci sono ancora Paesi che riducono il ruolo dei farmacisti alla sola dispensazione di prodotti e vietano l’erogazione di cure.

“Come si possono replicare ed espandere le buone pratiche?” si domandano OMS e FIP nell’articolo congiunto pubblicato su Lancet. “Attraverso un dialogo politico inclusivo, i Paesi possono identificare i ruoli specifici che i farmacisti possono svolgere in termini di erogazione dell’assistenza sanitaria e adottare politiche abilitanti che definiscano: le condizioni di ammissibilità, le responsabilità dei farmacisti e i loro protocolli operativi, gli input richiesti, come le conoscenze e le competenze, le strutture di supporto, come i sistemi digitali integrati e i percorsi dei pazienti, i meccanismi di finanziamento per garantire la sostenibilità dell’assistenza farmaceutica, il monitoraggio della qualità dei servizi e le tabelle di marcia per l’integrazione dei servizi dei farmacisti nell’ecosistema sanitario”.

L’assistenza farmaceutica riduce l’impatto della carenza di personale

L’introduzione sistematica dell’assistenza farmaceutica contribuisce a mitigare l’impatto della carenza di personale sanitario, contribuisce a ottimizzare l’uso di risorse (scarse) per i sistemi sanitari alle prese con il duplice onere delle malattie infettive e delle patologie non trasmissibili sullo sfondo dell’aumento dei costi sanitari, dell’invecchiamento della popolazione e degli shock prodotti da emergenze di varia natura.

I farmacisti sono professionisti sanitari altamente qualificati e versatili, parte integrante dell’assistenza sanitaria di base. Sfruttando appieno il loro potenziale e le loro competenze, i farmacisti possono svolgere un ruolo centrale nella riforma dell’assistenza sanitaria di base e nel passaggio alla copertura sanitaria universale. “Il loro contributo è inestimabile e il loro potenziale è enorme. È tempo di riconoscerlo pienamente e di utilizzare le loro capacità nel nostro viaggio verso una salute migliore per tutti” conclude l’articolo congiunto.