Un ulteriore episodio occorso in farmacia, che ha permesso di salvare una vita, ha sottolineato l’importanza della telemedicina in questo ambito.
Protagonista dell’accaduto una paziente di 60 anni di età che, lo scorso 23 giugno, nel paese di Recoaro Terme, in provincia di Vicenza, è stata indirizzata in farmacia per un elettrocardiogramma dal proprio medico di base.
Il medico di medicina generale, difatti, dopo che la paziente aveva riferito tosse e un lieve dolore persistente, ravvisando sintomi sospetti, ha indirizzato immediatamente la donna alla farmacia del paese per l’esecuzione di un elettrocardiogramma con refertazione in remoto.
«Non avevamo ancora staccato gli elettrodi – ha spiegato la titolare della farmacia, Paola Borgo – che il centro cardiologico con cui siamo collegati da remoto ha segnalato un infarto in atto».
La tempestiva catena di soccorsi
La repentina diagnosi ha consentito un intervento altrettanto tempestivo messo in atto dal 118 che, allertato immediatamente, ha trasferito la paziente all’ospedale di Vicenza.
Fondamentali per salvare la vita della signora sono stati la collaborazione della medicina di base con la farmacia, valido esempio di una medicina di prossimità che funziona in modo efficace, e la disponibilità di dispositivi connessi grazie alla telemedicina.
Il valore della collaborazione della medicina del territorio
«Non è da molto che disponiamo dell’elettrocardiografo collegato da remoto – ha concluso la titolare della farmacia – ma si sta rilevando un’apparecchiatura preziosa. Con i medici di medicina generale c’è una buona collaborazione e, in caso di dubbi, non esitano ad indirizzarci i pazienti per avere risposte veloci; una strategia che in questacircostanza si è rivelata fondamentale».