In Puglia Dpc senza intoppi grazie ad accordo tra farmacisti, grossisti e Regione

«Un servizio brillante», è con queste parole che il presidente di Federfarma Puglia, Arnaldo Tempesta, ha espresso la sua valutazione sulla collaborazione fra regione, grossisti e farmacie per il buon funzionamento della distribuzione per conto. Fatti salvi alcuni intoppi il modello dà adito a un eccellente controllo.
Per Arnaldo Tempesta il modello locale della distribuzione per conto, o Dpc, è del tutto all’altezza delle aspettative per quel che riguarda il controllo delle vendite e del fabbisogno sul territorio da parte delle Istituzioni regionali centrali. «Esso è basato», ha detto Tempesta a Farmacia News, «sul costante aggiornamento da parte della Regione stessa dell’elenco dei farmaci in regime di Dpc, dei nuovi ingressi e dei prodotti che invece ne sono usciti per entrare invece nella lista dei medicinali in carico al Servizio sanitario nazionale». Il farmacista esegue le ordinazioni ai grossisti sulla scorta dei bisogni dei cittadini e utilizzando le apposite ricette Pht ricevute dai medici di base. A loro volta i distributori si interfacciano con la Regione, ma l’intera catena di fornitura è controllata da capo a piedi per via telematica. «Lo scarico dei dati relativi a ciascuna prescrizione avviene pressoché giornalmente», ha proseguito Tempesta, «e in corrispondenza dell’effettiva consegna a chi ne ha fatto richiesta. In questo modo la regione può monitorare puntualmente sia la destinazione dei suoi investimenti sia le giacenze a magazzino».
L’informatica è in un simile contesto di grande aiuto per dare vita a una concreta forma di spending review su scala locale e lo scambio di informazioni fra croci verdi e istituzioni è ininterrotto visto che la classificazione in prontuario dei farmaci Dpc è aggiornata ogni 10-15 giorni al massimo. «Certamente una maggior comodità per i pazienti verrebbe dal poter trovare il farmaco direttamente in farmacia», ha considerato Tempesta, «ma è pur vero che dal momento dell’ordinazione alla vera e propria consegna ai cittadini passano poche ore. Possiamo offrire, insieme ai grossisti, un servizio maiuscolo». Allo stesso tempo, tuttavia, il presidente di Federfarma Puglia ha rilevato che l’assenza di una distribuzione diretta è in realtà fra i punti di forza del modello, poiché sinonimo di trasparenza.
Quanto alla vendita di dispositivi uno specifico accordo sempre con la regione ne prevede l’erogazione a fronte di prescrizioni generiche che indichino solamente, è l’esempio, delle «strisce per diabetici». Ed è «opportuno» per Tempesta «sottolineare sia il fatto che la consegna ai cittadini avviene di concerto con questi ultimi e a seconda delle apparecchiature di misurazione che essi posseggono, sia che sono sempre le istituzioni regionali a definire le massime e minime dotazioni disponibili per paziente, ancora in un’ottica di controllo della spesa e della filiera. Si va, sempre per restare al diabete, da un minimo di 25 a un massimo di 125 strisce, basandosi sui bisogni del singolo».

Roberto Carminati