In Toscana nuove regole per cannabis terapeutica

cannabis pianta Una delibera appena approvata stabilisce che potranno prescriverla tutti i medici della Regione

La Regione Toscana, con una delibera appena approvata dalla giunta regionale, ha indicato gli indirizzi per l’attuazione della Legge regionale n. 18, varata nel 2012. Secondo quella legge, una delle prime in Italia, la Toscana s’impegnava a tutelare i principi di autonomia e responsabilità del medico nella scelta terapeutica e dell’evidenza scientifica e a definire i criteri organizzativi per l’impiego terapeutico dei farmaci cannabinoidi nel Servizio sanitario regionale (Ssr).
Dopo mesi di confronti politici e tecnici, il regolamento attuativo chiarisce che tutti i medici possono prescrivere le preparazioni a base di cannabis, nei limiti previsti dalla normativa nazionale in vigore.
La prescrizione e l’inizio del trattamento devono avvenire in strutture ospedaliere del Ssr o assimilabili, inclusi reparti di degenza e day-hospital, o in strutture ambulatoriali. Se poi il malato avrà bisogno di continuare il trattamento anche dopo la degenza, il medico o la struttura possono “attuare una dimissione assistita e provvedere direttamente alla consegna dei farmaci per proseguire la terapia”. “È un grande passo in avanti, la Toscana fa da apripista a tutto il paese”, ha commentato il presidente regionale Enrico Rossi.
Il testo del regolamento contiene varie novità, fra cui gli aggiornamenti del ministero della Salute sull’impiego della specialità medicinale Sativex, sull’importazione di Bedrocan e simili e sulle preparazioni magistrali contenenti sostanze vegetali a base di cannabis. Sono stati inoltre ampliati gli ambiti di utilizzo, non soltanto i malati di tumore, ma il dolore cronico di molte patologie degenerative.
Il protocollo siglato a settembre tra il ministro della Salute Lorenzin e della Difesa Pinotti ha stabilito che la produzione di farmaci derivati dalla cannabis si farà presso l’Istituto Farmaceutico Militare di Firenze. Nel frattempo le farmacie ospedaliere toscane dovranno attivare tutte le procedure per l’acquisto o l’importazione delle sostanze medicinali a base di cannabinoidi e per allestire le preparazioni magistrali.

Mariella Di Stefano