Pubblicata dal Ministero della Salute lo scorso 21 aprile, la circolare relativa a prevenzione e controllo dell’influenza, contenente le raccomandazioni per la prossima stagione 2023-2024, riporta le misure di prevenzione, comprese quelle non farmacologiche e le indicazioni dell’Oms sulle vaccinazioni (composizione, dosaggio e modalità di somministrazione), evidenziando i gruppi che risultano maggiormente a rischio

La circolare del 21 aprile 2023 “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2023-2024”, pubblicata dal Ministero della Salute, è un documento frutto dell’elaborazione da parte della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria con l’Istituto Superiore di Sanità e sottoposto al Coordinamento Interregionale della Prevenzione e al Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (National Immunization Technical Advisory Group – NITAG).

La struttura del documento

Il documento affronta tutte le tematiche relative all’influenza: dall’epidemiologia ai fattori di rischio, dalle misure di prevenzione (incluse quelle non farmacologiche) alle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità relative alla composizione dei vaccini antinfluenzali, al dosaggio e modalità di somministrazione, nonché quelle relative alle raccomandazioni attuali per età e gruppi di rischio specifici, indicando la scelta o le opzioni di vaccino antinfluenzale attualmente disponibile per l’uso in Italia.

L’incidenza e mortalità dell’influenza

«Si stima che in tutto il mondo, le epidemie annuali provochino circa un miliardo di casi di influenza, da circa tre a cinque milioni di casi di malattia grave e da circa 290.000 a 650.000 decessi» si legge nel documento. A livello europeo, il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) stima che ogni anno nel vecchio continente si verificano dai 4 ai 50 milioni di casi sintomatici di influenza con 15 mila/70 mila decessi per cause associate alla stessa. Si legge ancora che «Il 90% dei decessi si verifica in soggetti di età superiore ai 65 anni, specialmente tra quelli con condizioni cliniche croniche di base».

L’importanza della vaccinazione

Proprio alla luce di questi dati, risulta quanto mai importante il ricorso alla vaccinazione, definita come la più efficace strategia di prevenzione dell’influenza. Difatti l’influenza può manifestarsi in forme di diversa gravità che, in alcuni casi, possono comportare il ricovero in ospedale e anche la morte. Specialmente alcune fasce di popolazione, presentando fattori di rischio concomitante, possono risultare maggiormente a rischio di sviluppare gravi complicanze come polmonite virale, polmonite batterica secondaria e peggioramento delle condizioni mediche sottostanti. In particolare, questi target sono individuati in: bambini piccoli, donne in gravidanza, soggetti con patologie concomitanti e anziani.

Le raccomandazioni presenti nella circolare

In considerazione di quanto sopra riportato e della situazione relativa alla circolazione di virus respiratori nella stagione 2022-2023, viene raccomandato nella circolare «compatibilmente con la disponibilità di vaccino, di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre e offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione».