L’Oms considera la prevenzione secondaria di sordità e ipovisione, da effettuarsi attraverso screening neonatali, la chiave per ridurre gli effetti invalidanti di patologie neurosensoriali congenite. Sulla scia di questa impostazione, è stato pubblicato dall’Iss il rapporto Istisan 22/17 contenente le raccomandazioni sullo screening neonatale uditivo e visivo

Sordità e ipovisione sono due patologie neurosensoriali particolarmente invalidanti, che di solito si presentano alla nascita. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) considera la prevenzione secondaria di sordità e ipovisione, da effettuarsi attraverso programmi di screening neonatale, un elemento cruciale per ridurre gli effetti invalidanti di queste patologie, raccomandando l’accesso ai programmi di screening a tutti i neonati entro il mese di vita.

Alla luce di questa impostazione, lo scorso 18 luglio è stato pubblicato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) il Rapporto Istisan 22/17 “Screening neonatale uditivo e visivo: raccomandazioni”, a cura di Domenica Taruscio, Luciano Bubbico e Paolo Salerno per il Gruppo di studio per lo screening neonatale uditivo e visivo.

Il rapporto

È stato elaborato nell’ambito delle attività progettuali del Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ccm) del Ministero della Salute, concentrandosi su sordità e patologie oculari infantili e analizzando l’efficacia degli screening attualmente disponibili e le possibili aree di implementazione.

Si tratta della prima serie di raccomandazioni nazionali per i professionisti coinvolti nella diagnosi, cura e gestione dello screening dell’udito e della vista che guideranno lo sviluppo di servizi multidisciplinari e politiche pubbliche per migliorare la vita dei neonati.

Implementare la formazione degli operatori

Per garantire il pieno perseguimento degli obiettivi generali e specifici preposti, nel corso dei lavori, l’Unità Operativa di coordinamento dell’Iss, in stretta collaborazione con l’Unità Operativa dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (Inapp) e il Comitato Tecnico Scientifico (istituito durante i lavori), ha ritenuto necessario implementare la formazione degli operatori sanitari impegnati in programmi di screening uditivo e visivo neonatale in tutto l’ambito nazionale.

Formazione per i professionisti sanitari

Per aumentare la conoscenza di queste patologie, le loro cause e le procedure tecniche degli screening neonatali uditivo e visivo tra i professionisti sanitari, il Centro Nazionale Malattie Rare e il Servizio di Formazione dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l’Istituto Nazionale per le Analisi delle Politiche Pubbliche, Inapp, hanno organizzato un corso di Formazione a Distanza sullo screening neonatale uditivo e visivo.