Con l’aumento del consumo di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato da parte di molti italiani durante il lockdown, come evidenziato dai dati dell’Iss, il Censis ha avviato un’indagine sugli italiani e il fumo, chiedendo la collaborazione di Federfarma per coinvolgere nello studio le farmacie del territorio

Il periodo del lockdown 2020 ha rappresentato per molti italiani l’inizio di abitudini poco salutari. In quel periodo, come è stato riportato da numerosi studi, è aumentato in modo significativo, per esempio, il consumo di alcolici. Allo stesso tempo numerosi italiani si sono avvicinati al fumo, con una predilezione per la sigaretta elettronica e i prodotti a tabacco riscaldato, come evidenziato dai preoccupanti dati diffusi dall’Istituto superiore di sanità (Iss).

Italiani e fumo, l’indagine Censis

Partendo proprio da questo scenario, la Fondazione Censis ha deciso di avviare uno studio su italiani e fumo chiedendo la collaborazione di Federfarma, così da avere il coinvolgimento delle farmacie del territorio. L’indagine, dal titolo “Italiani e abitudine al fumo: conoscenza ed opinioni sui prodotti a rischio modificato tra i fumatori ed i professionisti della salute” ha un duplice obiettivo. Da una parte mira a comprendere il livello di informazione degli italiani su questa tipologia di prodotti, dall’altra analizza il punto di vista dei farmacisti, a contatto diretto e continuo con cittadini e pazienti, per approfondire la propensione e le motivazioni che li spingono verso questa categoria di prodotti.

La Fondazione Censis, in quest’ottica, ha predisposto un questionario per i titolari delle farmacie, da compilare entro il 20 febbraio prossimo, accedendo all’area riservata del sito web di Federfarma. La compilazione del questionario è anonima e le risposte fornite verranno elaborate con modalità statistiche in forma aggregata.