Firmato un protocollo di intesa tra Coni, l’Intergruppo Parlamentare Obesità e Diabete e Federazione Società Scientifica di Diabetologia (Fesdi), per la sensibilizzazione e adozione di stili di vita sani che abbiano al centro la promozione dello sport/attività fisica, specie in contesti di patologie croniche non trasmissibili, come diabete e l’obesità

Salute in movimento, salute è (anche) movimento, in contesti di salute e di patologia. È stato firmato un protocollo di intesa tra Coni, l’Intergruppo Parlamentare Obesità e Diabete e Federazione Società Scientifica di Diabetologia (Fesdi), costituita dalla Società Italiana di Diabetologia (Sod) e dall’Associazione Medici Diabetologici (Amd), per la sensibilizzazione e adozione di stili di vita sani che abbiano al centro la promozione dello sport/attività fisica, specie in contesti di patologie croniche non trasmissibili, come diabete e l’obesità. Condizioni che possono trarre dal movimento sensibili benefici clinici e di qualità di vita.

L’accordo è epilogo della campagna “Il diabete una malattia molto Comune”, lanciata da Fesdi, Sid e Amd in occasione dell’ultima Giornata Mondiale del Diabete a novembre 2022, proiettata verso una intesa anche con la Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci).

Obiettivi del protocollo

Cooperare e condividere obiettivi di salute pubblica contrastando l’“immobilismo” degli italiani, sempre più sedentari e più appesantiti da cattive abitudini che hanno conseguenze spesso “patologiche”, quali ad esempio lo sviluppo di obesità e diabete, le due strettamente correlate, come di molte altre patologie croniche non trasmissibili. Il protocollo, firmato dalle principali rappresentanze che si (pre)occupano del contrasto alle citate condizioni cliniche, risponde a diversi obiettivi:

  • elaborare progetti specifici per promuovere l’attività sportiva, fisica e motoria come strumento di prevenzione;
  • sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto a malattie croniche;
  • dare visibilità alla promozione di stili di vita sani e attivi;
  • sviluppare iniziative in cui la pratica sportiva e l’attività fisica e motoria in generale, siano fattori coadiuvanti nei processi di cura delle persone con diabete e con obesità;
  • fare dello sport un elemento inclusivo, di contrasto a ogni forma di discriminazione e diseguaglianza sociale.

Stili di vita sani

Sport e buona tavola sono strumenti che, ad armi pari, possono contribuire a contrastare diverse condizioni di malattia cronica. «La promozione di sani stili di vita, di cui l’attività sportiva è parte integrante e fondamentale nelle politiche di prevenzione – dichiara l’On. Roberto Pella, presidente dell’Intergruppo Parlamentare “Obesità e Diabete” e Vicepresidente vicario ANCI – Occorre agire innanzitutto sui contesti urbani, sportivizzando le città e agevolando così le persone a svolgere attività fisica. L’alleanza fra istituzioni, in particolare i comuni che sono primi motori di questo cambiamento, mondo medico-scientifico e mondo dello sport rappresenta un passo strategico che il protocollo intende rafforzare».

È nota la sinergia esercitata da sport e buona tavola, positiva anche in relazione a diabete e obesità: «La prevenzione attiva, intesa come l’adozione di sani comportamenti alimentari e contrasto della sedentarietà, rappresenta un pilastro imprescindibile per la riduzione dell’incidenza delle malattie croniche non trasmissibili, tra cui appunto anche diabete e obesità – aggiunge Graziano Di Cianni, presidente AMD – È compito dei medici essere i principali promotori di sani stili di vita soprattutto verso le persone con diabete tipo 2, per i quali l’obesità è il più importante fattore di rischio, status da combattere anche in un’ottica preventiva».

Proprio sull’aspetto educazionale al valore esercitato dallo sport/movimento può contribuire efficacemente anche il farmacista, tra i primi interlocutori del paziente diabetico, con consigli di vita pratica: dal cammino quotidiano all’assunzione di una dieta mediterranea.

La terapia sportiva

Occorre ancora acculturare allo sport inteso al pari di un “farmaco”, con un’azione comparabile a una terapia, ma con plurimi benefici aggiunti: l’assenza di controindicazioni e effetti benefici a tutte le età e in tutte le condizioni, salvo poche eccezioni. A supporto di questo concetto è stato presentato, sempre dall’Intergruppo Parlamentare Obesità e Diabete, un disegno di legge, Atto del Senato n.135 della XIX Legislatura del 13 ottobre 2022 su “Disposizioni recanti interventi finalizzati all’introduzione dell’esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia all’interno del Servizio sanitario nazionale”, per consentire a pediatri, medici di medicina generale e specialisti di prescriverlo in ricetta medica e alle famiglie di poter usufruire delle detrazioni fiscali.