La farmacia come sportello sociale che risponde a tutte le esigenze del cittadino

Domenico Dal ReDomenico Dal Re è stato recentemente riconfermato presidente di Federfarma Emilia Romagna, una responsabilità che ricopre da molti anni. Con lui farmacianews.it ha fatto il punto della situazione sulle farmacie della sua regione, con una particolare attenzione alle province di Forlì-Cesena e Rimini, l’area approfondita nell’Osservatorio pubblicato sul fascicolo di maggio di Farmacia news.
Il presidente inizia col mettere in luce un problema: “Purtroppo anche nella mia regione, pur avendo cercato di mantenere omogeneo i livelli di servizio, non ci siamo ancora riusciti in tutte le province e l’utilizzo della distribuzione diretta da parte della Asl in alcune realtà è più forte che in altre. E devo dire che nelle province di Forlì-Cesena e Rimini stiamo vivendo un momento di sofferenza, perché la distribuzione diretta da parte delle Asl è molto accentuata, soprattutto nella provincia di Rimini. Il nostro impegno sul fronte dell’omogeneità è forte, ma la normativa che consente autonomia alle regioni e ai direttori generali delle Asl rende non sempre facile raggiungere l’uniformità. Ora speriamo molto nella riforma del titolo V della Costituzione: l’impegno di Federfarma Emilia Romagna sarà quello di dare stabilità a tutta la regione, sicuramente dando priorità a Rimini, che è la provincia in maggiore difficoltà”.
Tra i punti di forza delle farmacie regionali, Dal Re sottolinea che “ci sono realtà, che per varie ragioni, sono riuscite a integrarsi pienamente nel tessuto sanitario regionale: hanno, per esempio, la distribuzione di tutti i farmaci e una forte presenza come servizi Cup e di screening per conto del servizio sanitario. Questo fa ben sperare per il futuro. Ritengo, infatti, che la farmacia abbia senso solo se dispensa i medicinali e le innovazioni tecnologiche e spero che questo avvenga presto per tutte le farmacie. D’altra parte l’Emilia Romagna è stata la prima regione in cui è nata la farmacia dei servizi: Piacenza e Bologna sono state le prime province che iniziarono il servizio Cup a metà degli anni Novanta e fummo anche i primi a fare la Dpc”. “Il convegno che facemmo nel 1999”, prosegue Dal Re, “portò ad aprire un discorso nuovo anche a livello nazionale”.
Primo obiettivo della regione è comunque quello di arrivare a un’omogeneità positiva e a far crescere le realtà meno fortunate. “Tutto per garantire all’intera collettività lo stesso servizio”, specifica il presidente, “l’obiettivo è che i cittadini non debbano fare dei chilometri per trovare i farmaci e gli altri servizi, anche quelli alla persona, in modo che le farmacie siano uno sportello sociale che dà risposte a tutte le esigenze”.
Dal Re chiude con un appello ai colleghi: “La farmacia non ha futuro senza farmaci e se al momento l’unica alternativa alla distribuzione diretta è quella per conto, dobbiamo perseguirla con forza: dove questo è avvenuto c’è stata una soddisfazione sia professionale sia economica”.