Le donne protagoniste della ricerca scientifica

Girl student holding a microtube

“L’eccellenza nella ricerca sulla salute della donna” è il nome del convegno organizzato dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) con il contributo di Farmindustria, che si è svolto il 30 ottobre scorso presso Expo.

Donne e scienza e analisi

Protagoniste del convegno, alcune delle migliori ricercatrici italiane nel campo della salute e della biomedicina, che hanno dibattuto su temi variegati, dalla ricerca in ambito oncologico e cardiologico al rapporto tra dieta mediterranea e salute, dalla microbiologia alle differenze di genere nel tabagismo e le malattie ad esso associate, dalla nefrologia al ruolo dell’immunoterapia nella lotta contro il cancro.

Secondo i dati diffusi di recente dall’Istituto di Ricerca sulla Popolazione e le Politiche Sociali (IRPPS) del CNR le quote femminili nella ricerca, soprattutto in posizioni di rilievo, sono ancora piuttosto basse, pari a circa il 24% del totale, mentre i ricercatori maschi costituirebbero circa il 76%. Sono poi addirittura meno del 17% le donne che ricoprono ruoli direttivi negli istituti di ricerca e nei dipartimento. Fa eccezione però il campo farmaceutico, dove le ricercatrici donne rappresentano il 53% del totale.

Per rendere omaggio all’importante contributo che le eccellenze femminili italiane hanno portato all’avanzamento delle conoscenze scientifiche, Onda ha voluto dunque promuovere un evento a loro dedicato.

“In qualità di Civil Society Participant di Expo, abbiamo voluto dedicare uno spazio speciale a queste donne di scienza che, con grande dedizione e determinazione, hanno sfidato il difficile mondo della ricerca, dando un contributo rilevante all’avanzamento delle conoscenze in tanti e diversi ambiti. Le tematiche trattate nel convegno spaziano in diversi ambiti, tra cui l’oncologia, la cardiologia, la nutrizione, la microbiologia. Ringraziamo la professoressa Adriana Albini, presidente del Comitato scientifico di Onda, che ci ha aiutato nella selezione delle relatrici, a tutte le ricercatrici che sono intervenute, e a Farmindustria, da sempre al nostro fianco nella promozione della medicina di genere”, ha dichiarato Francesca Merzagora, presidente di Onda.

“Le ricercatrici e le scienziate che hanno preso parte al convegno sono donne contraddistinte da un’alta produttività scientifica, definita dal parametro l’‘impact factor’ e, in particolare, da una sua interpolazione statistica chiamata ‘indice di Hirsch’ o ‘H-index’”. Sono donne di impatto dunque sia dal punto di vista dell’importanza del loro lavoro sulla società e sul progresso scientifico, sia per la posizione che hanno conquistato grazie alla loro produzione scientifica”, ha commentato Adriana Albini.

“Nell’industria farmaceutica la ricerca è soprattutto femminile, come mostrano i dati. La presenza femminile nelle imprese del farmaco è inoltre pari al 44%, quasi il doppio rispetto alla media dell’industria manifatturiera (25%). Le pari opportunità nelle nostre aziende si realizza anche grazie a misure che favoriscono il bilanciamento tra carriera, famiglia e vita privata, tra cui ad esempio asili nido, un uso maggiore rispetto alla media di congedi parentali, iniziative di Smart working. Altrettanto rilevante è l’attenzione rivolta alla medicina di genere, con lo sviluppo di farmaci mirati al femminile, ad esempio per patologie ostetrico-ginecologiche o muscolo-scheletriche”, ha affermato, infine, Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria.