Nel maxiemendamento del Governo alla legge di Stabilità, è l’emendamento Mandelli-D’Ambrosio che ha attirato l’attenzione dei farmacisti, come si legge sul sito di Federfarma, perché “finalmente rende flessibile il Pht”. Il provvedimento è al comma 291, dove si legge: “Il prontuario della continuità assistenziale ospedale-territorio (Pht) è aggiornato, con cadenza annuale, dall’Aifa che provvede ad individuare un elenco di medicinali che per le loro caratteristiche farmacologiche possono essere dispensati attraverso le modalità di cui all’articolo 8, comma 1, lettera a), del decreto legge 18 settembre 2001, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2001, n. 405, nonché ad assegnare i medicinali non coperti da brevetto e quelli per i quali siano cessate le esigenze di controllo ricorrente da parte della struttura pubblica alla distribuzione in regime convenzionale attraverso le farmacie aperte al pubblico. Il ministero della Salute, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, su proposta dell’Aifa, determina conseguentemente, a saldi invariati, l’entità della riduzione del tetto della spesa farmaceutica ospedaliera con equivalente attribuzione al tetto della spesa farmaceutica territoriale di cui ai commi 3 e 4 dell’articolo 15 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135”.
All’interno del documento, votato il 26 novembre al Senato, ci sono almeno due provvedimenti d’interesse per la sanità e la farmaceutica: il comma 149 istituisce l’anagrafe nazionale degli assistiti (Ana), che sostituirà gli elenchi Asl per “rafforzare gli interventi di monitoraggio della spesa del settore sanitario, accelerare il processo di automazione amministrativa e migliorare i servizi per i cittadini e le pubbliche amministrazioni”; i commi 145 e 146, in tema di pay back, estendono ai medicinali registrati dopo il 2006 la scelta tra la riduzione del 5% del prezzo o il rimborso diretto delle Regioni, da parte dei produttori.