Manlio Grandino: i farmacisti di Olbia in stretto contatto con le istituzioni per razionalizzare gli aiuti

L’alluvione che ha colpito la Sardegna ha visto e vede ancora i farmacisti della provincia di Olbia impegnati in prima linea per aiutare colleghi che hanno subito danni e soprattutto la popolazione. Oggi “la situazione in città è molto disomogenea, alcuni quartieri sono ancora in forte difficoltà, altre zone invece sono in una situazione di quasi normalità” racconta Manlio Grandino, Presidente Federfarma Sassari e Olbia “Come Federfarma, abbiamo fin da subito lavorato coordinandoci con chi era sul territorio, per capire le reali esigenze della popolazione. Siamo dunque rimasti, e rimaniamo ancora oggi, in stretto contatto con ASL, Servizio farmaceutico, il 118 che coordina gli aiuti sia sanitari sia umanitari, Protezione Civile, ed anche con Associazioni di volontariato. Lavorare in stretta collaborazione ci ha permesso di inviare prodotti di prima necessità di cui ci è stata fatta richiesta così che venissero consegnati aiuti che rispondevano ad una reale bisogno.

Per quanto riguarda i danni ai colleghi ricorda Grandino: “Nella provincia di Olbia, due farmacie sono state colpite direttamente dall’alluvione: una in modo più lieve, l’altra con ingenti danni. In quest’ultima l’acqua ha completamente allagato i locali ed è arrivata all’altezza di un metro. Quest’ultima farmacia è rimasta chiusa per cinque giorni” e continua “Federfarma e la filiera si sono subito attivate per mettere i colleghi in condizioni di poter riaprire il prima possibile. Altre situazioni di disagio si sono registrate per alcuni collaboratori che non sono riusciti a rientrare a casa, date le condizioni metereologiche e si sono visti costretti a dormire in farmacia.”

Altri farmacisti hanno poi effettuato una serie di iniziative individuali “alla luce delle stringenti necessità delle persone del quartiere, sia pazienti cronici che altre specifiche richieste” prosegue il Presidente “In particolare per la gestione del paziente cronico impossibilitato a raggiungere il proprio medico di base la ASL abbiamo assicurato, anche su richiesta della ASL, che avessero tutti i farmaci necessari alla terapia.” Inoltre singoli farmacisti hanno portato aiuto su iniziativa personale a situazioni di difficoltà che via via si facevano presenti, a partire dalla flessibilità dell’orario di apertura per venire incontro alle esigenze dei cittadini.

“Come farmacisti della provincia” conclude Grandino “abbiamo risposto immediatamente alle richieste che ci sono state fatte a livello istituzionale, per rispondere alle esigenze reali del territorio. Questa collaborazione continua ancora oggi, cosi da rispondere ancora ad eventuali particolari esigenze sanitarie, o anche una richiesta di donazione di prodotti se necessario. Questo allo scopo di razionalizzare gli aiuti in un’ottica di efficienza, per non mandare ciò che non serve, magari tralasciando quello che invece serve davvero.”

Chiara Romeo