Minori sono l’aderenza terapeutica e la persistenza al trattamento, maggiori sono i costi sanitari: economici, con una spesa di 125 miliardi di euro annui in Europa associata a importanti complicanze, e gestionali delle stesse con un globale peggioramento della qualità di vita dei pazienti e del contesto ambientale.

Binomio tanto più possibile in un Paese, come il nostro, con un assetto demografico in costante invecchiamento, pluripatologico, cronico, in cui alla necessità di terapie continuative, subentra la “stanchezza” al trattamento, quindi possibile abbandono e/o compromissione della cura.

Un andamento che può essere in parte controvertito e controllato dall’avvento delle tecnologie, cui il paziente, spesso anziano e non nativo digitale, deve essere educato. Tutoraggio cui può contribuire, efficacemente, il farmacista territoriale; se ne è discusso nella IV Giornata AFI del Paziente, organizzata di recente da AFI (Associazione Farmaceutici Industria) e patrocinata da Regione Lombardia.

Un “dovere” scritto nelle GPP (Good Pharmacy Practice)

L’8 giugno 2023 si è aperta la quinta Call for Good Practice 2023, la raccolta di buone pratiche sulla sicurezza del paziente promossa da AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), che in questa edizione ha come focus l’“empowerment”, il coinvolgimento attivo dei pazienti, dei familiari e della comunità nelle decisioni terapeutiche, ma soprattutto nella sicurezza dell’assistenza. Tema, quest’ultimo, scelto dalla World Health Organization (WHO) per celebrare la quinta Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti (17 settembre 2023).

La Call for Good Practice in maniera esemplificativa può essere riassunta in cinque caposaldi:

  1. sviluppo di politiche e programmi, come piani, strategie, linee guida, con la collaborazione proattiva di pazienti, familiari e organizzazioni della società civile al fine di rendere l’assistenza sanitaria più sicura
  2. imparare dall’esperienza del paziente, specie se esposto a cure non conformi in termine di sicurezza, comprendere la natura del danno e mettere in atto soluzioni più efficaci
  3. accrescere ruolo e advocacy dei pazienti e familiari che hanno subito incidenti dovuti alla mancata sicurezza (“Patient Advocates” e “Patient Safety Champions) e coinvolgerli in piani di azione mirati
  4. comunicazione trasparente e onesta degli incidenti di sicurezza alle vittime, a pazienti e famiglie
  5. informazione e educazione ai pazienti e alle famiglie, finalizzati al coinvolgimento nella cura di sé in un’ottica di empowerment e engagement di processi e decisioni terapeutiche condivise.

In linea con questo fil rouge, la FIP (Federazione Internazionale Farmacisti) ha pubblicato lo scorso agosto una “linea guida” GPP: «La corretta pratica professionale – spiega Francesco Carlo Gamaleri, Componente del Gruppo di Lavoro per la Farmacovigilanza e Digital Health di AFI e Consigliere dell’Ordine Farmacisti Province Milano, Lodi, Monza Brianza – negli intenti della FIP insiste nel porre al centro l’attenzione verso il paziente, facilitare il raggiungimento di buoni risultati terapeutici, grazie anche alla sinergica azione di cure mediche, farmaci e nuove tecnologie.

Ovvero educando il paziente al valore dell’aderenza terapeutica, sulla base della “medicine use”, cioè l’uso corretto dei medicinali nei modi, e della “persistence”, la persistenza terapeutica, quindi nei tempi, anche a lungo termine, previsti dalla prescrizione. Due fattori chiave che devono essere sostenuti da tutti i professionisti sanitari: dai farmacisti “di prossimità”, a quelli ospedalieri e a ogni altra figura professionale che collabora e accompagna il percorso terapeutico del paziente, per consentire conseguire possibilmente l’obiettivo di salute».

Gli altri adempimenti normativi

Dal punto di vista normativo, altre “direttive” guidano l’operato del farmacista: la “Ricognizione farmacologica” e l’accompagnamento del paziente verso una sempre più consapevole aderenza terapeutica costituiscono elementi portanti dei “servizi cognitivi” codificati e normati nella Legge n. 69 2009 (legge Farmacia dei Servizi), recepita nelle singole Leggi Sanitarie Regionali; tra queste la recente Delibera n. XII/848 del 08/08/2023 – Determinazioni concernenti la farmacia dei Servizi di Regione Lombardia.

Già il Codice Deontologico del Farmacista nella versione in vigore dal 2018, aveva introdotto il criterio dell’aderenza al percorso terapeutico come “strumento” di cura finalizzato al traguardo di benessere del paziente, con un occhio di riguardo anche al tema del controllo della spesa sanitaria, infine, il Dossier Farmaceutico all’interno del Fascicolo Sanitario Elettronico, approvato con aggiornamento in Conferenza Stato-Regioni ad agosto 2023, rappresenta un ulteriore strumento digitale orientato a tradurre in realtà criteri e norme, comprese quelle connesse al corretto utilizzo dei medicinali, nei modi e tempi adeguati, sia sul versante paziente, sia degli operatori sanitari, nessuno escluso.