Petrosillo: con DL Sostegni “si portano maggiori risorse al sistema farmacia”

Il decreto Sostegni ha stanziato 200 milioni di euro per una remunerazione aggiuntiva a favore delle farmacie, con grande soddisfazione di  Gianni Petrosillo, presidente Sunifar

Per gli anni 2021/2022 il decreto Sostegni, ha riconosciuto “in via sperimentale una remunerazione aggiuntiva in favore delle farmacie per il rimborso dei farmaci erogati in regime di Servizio sanitario”: la manovra prevede lo stanziamento di 200 milioni di euro suddivisi in 50 milioni per il 2021 e 150 milioni per il 2022 per “rafforzare strutturalmente la resilienza, la prossimità e la tempestività di risposta del Servizio sanitario nazionale alle patologie infettive emergenti e ad altre emergenze sanitarie“.

Esprime soddisfazione Gianni Petrosillo, presidente del Sunifar, nel corso di un’intervista rilasciata a Federfarma Channel: “Si tratta così di un primo passo sperimentale verso il cambio di remunerazione che dovrà virare verso una quota fissa e una quota percentuale”, che raggiunge due obiettivi principali: “Una crescita di ruolo, arrivando ad ottenere la figura del ‘farmacista vaccinatore’ e la sostenibilità economica della rete, considerata come componente fondamentale del SSN per poter dare un’adeguata risposta ai problemi del Paese”.

La remunerazione aggiuntiva sperimentale (che inizierà presumibilmente a partire dal 1° settembre 2021) in favore delle farmacie è spiegata nell’art. 20 del Dl Sostegni, come spiega la relazione illustrativa: “i commi da 4 a 6 mirano ad ottimizzare il servizio reso dalle farmacie, valorizzando il loro ruolo di presidi di prossimità. Nel corso degli ultimi anni, anche in ragione del calo della spesa convenzionata, molte farmacie potrebbero essere esposte al rischio di chiusura”.

Spiega Petrosillo: “sarà un cambio in due passaggi: una prima quota aggiuntiva fino al 2022, per poi passare al nuovo modello. Questo è l’unico modo per difendere il valore dell’atto professionale a prescindere, almeno parzialmente, dal prezzo del farmaco, con un duplice effetto: quello di dare dignità alla dispensazione che presenta complessità professionali quasi mai legate al prezzo del farmaco, basti pensare ai farmaci assoggettati alla normativa sugli stupefacenti, e quello di stabilizzare il margine a fronte di previsioni di ulteriore diminuzione del prezzo medio dei farmaci”.

Si riconosce innanzitutto la penalizzazione economica che ha subito la farmacia in questi ultimi anni, ammettendo che ormai vi è il concreto rischio di chiusura di alcune farmacie, soprattutto nelle aree dove più servirebbero. In secondo luogo – conclude il Presidente Sunifar – si portano maggiori risorse al sistema farmacia, motivando la scelta come metodo strutturale per rafforzare il SSN in risposta alla pandemia e alle emergenze sanitarie in genere”.