L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo che può compromettere la salute. Da alcuni decenni sta assumendo una dimensione epidemica in molti paesi. In Italia, su 10 persone, circa 3 sono in sovrappeso e 1 presenta obesità, con un trend stabile o in alcuni casi in aumento.
Il prof. Paolo Magni, del Dipartimento Scienze Farmacologiche e Biomolecolari “Rodolfo Paoletti”, Università degli Studi di Milano, spiega che l’aumento quantitativo e l’alterazione funzionale del tessuto adiposo diventa disfunzionale perché perde la sua funzione fisiologica e produce invece una serie di molecole ad azione proinfiammatoria e favorenti la resistenza all’insulina e lo stress ossidativo, come pure altri fattori con azione procoagulante, proaggregante piastrinica e promuoventi anche la proliferazione tumorale. Inoltre, è ectopico perché il tessuto adiposo in eccesso si accumula in regioni dove normalmente è poco rappresentato come l’area viscerale dell’addome.
Per una diagnosi e una valutazione completa della condizione di obesità, il prof. Magni utilizza diversi parametri:
- Indice di Massa Corporea (IMC): si calcola dividendo il peso (kg) per il quadrato dell’altezza (m). Un IMC ≥ 30 indica obesità.
- Circonferenza addominale: un valore superiore a 102 cm negli uomini e 88 cm nelle donne è associato a un aumentato rischio cardiovascolare. Questa misurazione ci permette di stimare la quantità di grasso addominale-viscerale, cioè del tessuto adiposo maggiormente associato allo sviluppo di patologie cardiovascolari, metaboliche e di altro tipo, quali i tumori.
- Valutazione della composizione corporea: tramite tecniche come la bioimpedenziometria (BIA) o la DEXA per stimare la percentuale di massa grassa.
- Analisi cliniche: esami del sangue per valutare glicemia, colesterolo, trigliceridi e altri indicatori metabolici.
- Anamnesi e stile di vita: raccolta di informazioni su alimentazione, attività fisica, condizioni mediche pregresse e fattori genetici.
L’obesità è una patologia complessa ed evolutiva.
Dato che si raggiunge il fenotipo obeso in modo individuale e specifico, è importante che il percorso diagnostico e di trattamento consista in una valutazione multidimensionale, con il contributo di diverse figure professionali sanitarie, dal medico internista allo psicologo, al nutrizionista, all’esperto in scienze motorie e agli specialisti in varie branche.
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