La nuova Convenzione Nazionale Farmaceutica, recentemente approvata, riconosce il valore fondamentale dell’apporto professionale dei farmacisti al Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Con l’obiettivo di rispondere alle crescenti esigenze di assistenza da parte dei cittadini, sempre più orientati verso servizi tempestivi e accessibili, l’accordo mette un accento particolare sulla prevenzione, un’area che sta acquisendo sempre più centralità nel sistema sanitario.

Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), ha commentato positivamente l’intesa raggiunta in sede di Conferenza Stato-Regioni sull’Accordo Collettivo Nazionale, che regola i rapporti tra le farmacie pubbliche e private. Mandelli sottolinea che questo nuovo accordo rappresenta un passo importante per l’ampliamento dell’assistenza territoriale, riconoscendo il ruolo cruciale dei farmacisti nell’erogazione dei servizi di primo e secondo livello.

Il ruolo fondamentale dei farmacisti nella salute territoriale

Uno degli aspetti principali dell’accordo è il rafforzamento della rete delle farmacie come “presidio sanitario di prossimità”, un punto di riferimento irrinunciabile per i cittadini. Grazie alla loro presenza capillare sul territorio e alla relazione di fiducia con il paziente, i farmacisti assumono una posizione strategica nell’assistenza sanitaria, fornendo un approccio multidisciplinare nella gestione dei pazienti. In questo contesto, le farmacie non sono solo punti di distribuzione dei farmaci, ma anche centri di consulenza e supporto per una varietà di servizi sanitari.

Un accordo storico

Mandelli ha inoltre sottolineato che questo accordo non solo colma un vuoto che durava da quasi trent’anni, ma stabilisce anche degli standard uniformi su tutto il territorio nazionale, volti a garantire la qualità delle prestazioni sanitarie. In particolare, per la prima volta, vengono introdotti nella convenzione i servizi previsti dalla Legge 69/2009, che ha istituito la “Farmacia dei Servizi”. Questi servizi, che vanno dalla somministrazione di test diagnostici alla consulenza sanitaria, saranno erogati secondo modalità omogenee e criteri logistico-organizzativi minimi che non potranno essere derogati, anche mediante l’utilizzo di locali esterni alle farmacie stesse.

Linee guida

Un altro elemento fondamentale dell’accordo riguarda la sicurezza e la qualità delle prestazioni sanitarie offerte. La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, in qualità di ente pubblico sussidiario dello Stato, sta preparando delle linee guida per l’esecuzione di test ematici capillari, che saranno successivamente sottoposte alle istituzioni competenti. Questo sforzo si inserisce in un contesto più ampio che mira a garantire i più alti standard di qualità e sicurezza, rispondendo così alle aspettative dei cittadini che quotidianamente si rivolgono alle farmacie per ottenere risposte ai loro bisogni di salute.