I mal di testa togliteli dalla testa

mal di testaI mal di testa togliteli dalla testa” è la campagna di informazione e sensibilizzazione promossa da Angelini con il contributo scientifico di ANIRCEF, l’Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee, che prevede il coinvolgimento di una selezione di farmacie su tutto il territorio nazionale nelle quali, oltre alla specifica consulenza del farmacista, saranno disponibili materiali informativi creati ad hoc.

La campagna “I mal di testa togliteli dalla testa” è supportata da un portale facile da navigare e che parla un linguaggio semplice, dove approfondire il tema e leggere i consigli degli esperti in merito alla gestione dei mal di testa. In più è a disposizione un’app “iMalditesta”, scaricabile gratuitamente per iOS e Android. Uno strumento semplice, sempre a portata di mano ed efficace per monitorare l’insorgenza e l’andamento degli episodi di mal di testa: grazie alla compilazione del diario del mal di testa, infatti, l’app registra informazioni utili come l’ora di inizio e fine dell’episodio, il possibile intervento di fattori o condizioni importanti – dallo stress alla qualità del sonno, all’attività fisica, all’assunzione di alimenti particolari – ma anche l’intensità dei sintomi e l’effetto di eventuali rimedi e soluzioni. Una raccolta di dati e statistiche che offre una panoramica da condividere anche con il proprio medico e lo specialista per isolarne le cause ed effettuare una valutazione diagnostica e terapeutica più approfondita.

Un’indagine condotta da GfK Eurisko su un campione di 7.500 persone dai 18 anni in su, sulla diffusione, gestione e trattamento del mal di testa, rivela che 27 milioni di italiani, il 55% della popolazione, ne soffre con una frequenza in media di 2 volte al mese, con episodi di durata da 5 a 10 ore. Tra le cause associate al mal di testa emergono principalmente fattori legati allo stile di vita (28%) – tensione, stanchezza fisica, bassa qualità del sonno, molte ore al computer –  e allo stress (42%), seguiti da altri disturbi scatenanti come dolore e tensione muscolare alla zona cervicale (29%) e il ciclo mestruale per le donne (22%). Un quadro di sofferenza e scorretta gestione che impatta negativamente sia sul benessere generale sia sulla qualità di vita, sulle performance professionali e sulle relazioni sociali e può contribuire al peggioramento del mal di testa stesso, portandolo da episodio sporadico a condizione cronica.

La cefalea è uno dei sintomi più diffusi nella popolazione, eppure poco conosciuto nelle sue tante sfaccettature. I mal di testa non sono tutti uguali, hanno caratteristiche e fattori scatenanti differenti. La mancanza di una corretta informazione sul disturbo è la principale causa dell’adozione di comportamenti e trattamenti impropri, che non solo non curano il mal di testa ma possono addirittura peggiorarlo se non si agisce tempestivamente al primo sintomo” spiega il prof. Pietro Cortelli, presidente di ANIRCEF. “Dall’osservazione dei dati e dall’esperienza clinica, abbiamo capito che è necessario creare una “cultura” del mal di testa. È quello che vogliamo fare con questa campagna: fare informazione sul tema, dare indicazioni e strumenti concreti per aiutare chi soffre di mal di testa a conoscere il proprio disturbo, le cause e le correlazioni con lo stile di vita, per individuare il trattamento migliore, intervenendo già in automedicazione”.

Mercedes Bradaschia