Nessuna certezza per il concorso straordinario

Ancora nessuna certezza per le migliaia di farmacisti in attesa del concorso straordinario per sedi farmaceutiche, che vedono allontanarsi la speranza di diventare titolari entro l’anno.

Nonostante il ministro Balduzzi abbia confermato a più riprese la volontà del Governo di risolvere in breve tempo i problemi legati al concorso correggendo le incongruenze dell’articolo 11, lo stesso Ministro ha esortato le Regioni a differire di alcune settimane l’adozione del banco di concorso, in attesa di verificare se le numerose proposte di modifica legislativa avranno buon esito.

L’indicazione è contenuta in una nota che il Ministero ha inviato alla Regione Puglia, prima Regione a pubblicare un bando per la copertura di 188 sedi farmaceutiche, ed è riportata nell’atto con cui la stessa Regione ha annullato il concorso a pochi giorni dalla sua pubblicazione, il 24 giugno.

Le incongruenze contenuto nel decreto potrebbero causare valanghe di ricorsi che certo non gioveranno al futuro della categoria: il calcolo dei punteggi e l’assegnazione delle maggiorazioni ad alcune categorie di farmacisti, la possibilità di partecipazione in associazione anche per gli over40, le modalità di trasmissione dei dati a livello nazionale e regionale, sono alcune delle tematiche che andranno necessariamente chiarite.

Senza dimenticare che l’articolo 11 ha trasferito tutte le competenze in materia di individuazione delle sedi farmaceutiche dalle regioni ai singoli comuni, evidenziando ancora una volta come questa legge sia stata poco discussa con le parti in causa.

In effetti il trasferimento delle competenze ai circa 8.000 comuni italiani, che li ha resi di fatto responsabili ultimi delle ubicazioni delle nuove sedi, non ha tenuto conto di tutti quei comuni titolari di farmacie che si potranno trovare nell’imbarazzante e illegittima posizione di dover tutelare le proprie aziende e al tempo stesso decidere dove collocarne altre, che andranno inevitabilmente a incidere sul volume di affare delle loro farmacie.

Ci chiediamo quale sia l’utilità di questa scelta. Nel frattempo, prende piede fra i candidati il totofarmacie: è boom dei corsi di orientamento alla scelta della sede migliori, si cercano alleanze, si creano simulazioni per il calcolo dei punteggi e la ricerca del partner più adatto per la partecipazione associata.

In attesa dei necessari chiarimenti ai tanti dubbi degli aspiranti titolari, esortiamo gli organi competenti a vigilare sul buon esito della vicenda a tutti i livelli e ci auguriamo che il concorso straordinario possa essere per tanti di noi una bella opportunità di crescita, non solo una partita vinta a tavolino.