Nutraceutici a contrasto dei disturbi della circolazione venosa

Con la stagione calda, si può osservare in farmacia un incremento esponenziale dell’offerta nell’ambito degli integratori per il sostegno della funzionalità venosa. L’aumento progressivo delle temperature rappresenta, infatti, un promemoria efficace per chi è ben consapevole dei sintomi e dei disturbi legati all’insufficienza venosa (IVC): dal gonfiore alla pesantezza, dal prurito al dolore.

I nutraceutici capaci di soddisfare questa esigenza sono molteplici. Oltre a puntare alla salute dell’endotelio e del tessuto connettivo, i nutraceutici venotonici dovranno essere in grado di mantenere e/o riattivare la corretta elasticità e permeabilità dei capillari,
contrastare i fenomeni infiammatori e favorire il ritorno del sangue verso il cuore, intervenendo così efficacemente sulla salute della circolazione.

Polifenoli e vitamina C

Quando si ha a che fare con un cliente/paziente che lamenta problemi vascolari, nell’ottica di un’azione multicentrica sui diversi fattori che concorrono alla genesi del disturbo, si
potranno consigliare anche prodotti a base di vitamina C e polifenoli, che svolgono
un’importante azione sul collagene. Procianidine e antocianidine, in particolare,
esplicano un’azione diretta sul derma, sui vasi sanguigni, ma anche su tendini e legamenti.

In questo contesto, risulta quindi prezioso il contenuto in antocianosidi della Vite rossa (Vitis vinifera), che, grazie al suo fitocomplesso, oltre a contrastare la produzione di radicali liberi, è capace di esercitare una significativa attività protettiva sulle pareti dei capillari (azione vitaminica P). Incrementando il tono venoso e riducendo l’edema localizzato,
contribuisce a restituire tonicità ai vasi degli arti inferiori, contrastando i sintomi correlati all’IVC.

Degna di nota, inoltre, è l’attività anti-elastasi degli antocianosidi presenti nella Vite rossa, senz’altro clinicamente rilevante per contrastare l’attivazione di quegli enzimi, liberati dai globuli bianchi fuoriusciti dai vasi, che portano a un danno dei tessuti perivascolari di sostegno.

Anche la Ruscogenina, una delle sostanze funzionali presenti nel fitocomplesso del Rusco (Ruscus aculeatus) è in grado di esercitare una marcata azione inibente sull’elastasi. Insieme alle altre saponine steroidee del fitocomplesso dimostra, infatti, proprietà antiessudative, antiflogistiche e vasocostrittrici sulla microcircolazione periferica e modulatrici della resistenza e permeabilità capillari.