L’Istituto superiore di sanità è partner del progetto europeo OHEJP, che si concentra in particolare sui patogeni di origine alimentare che possono infettare sia gli esseri umani che gli animali, sulla resistenza antimicrobica e sulle minacce emergenti sia in Europa sia a livello globale poggiando sull’approccio One Health

Il concetto di One Health riconosce che la salute umana è strettamente connessa alla salute degli animali e dell’ambiente, e cioè che l’alimentazione animale, il cibo umano, la salute animale e umana e la contaminazione ambientale sono strettamente collegati. Pertanto lo studio degli agenti infettivi che possono attraversare specie e barriere ambientali per spostarsi tra questi compartimenti è imperativo.

In linea con il concetto “Prevent-Detect-Respond”, l’obiettivo principale del nuovo progetto OHEJP (The One Health European Joint Programme) è rafforzare la collaborazione tra gli istituti rafforzando la cooperazione transdisciplinare e l’integrazione delle attività mediante progetti di ricerca comuni dedicati, progetti integrativi comuni e attraverso l’istruzione e la formazione nei settori delle zoonosi di origine alimentare (FBZ), della resistenza antimicrobica (AMR) e delle minacce emergenti (ET).

Collaborazione e integrazione in tutta Europa

Il progetto OHEJP è un esempio del concetto “One Health” e vanta una partnership storica tra 44 acclamati laboratori e istituti alimentari, veterinari e medici in 22 stati membri in Europa, inclusa la Med-Vet-Net-Association.

Un approccio interdisciplinare, integrativo e internazionale One Health è essenziale per affrontare le minacce esistenti ed emergenti della zoonosi e della resistenza antimicrobica. La maggior parte dei 44 istituti ha responsabilità di riferimento, che rappresentano un quadro sostenibile per una comunità di ricerca integrata.

Attraverso l’OHEJP sarà possibile promuovere l’armonizzazione di approcci, metodologie, database e procedure per la valutazione e la gestione dei rischi di origine alimentare, delle minacce emergenti e della resistenza antimicrobica in tutta Europa. I progetti di ricerca congiunti e i progetti integrativi congiunti sono strumenti chiave per facilitare le organizzazioni partner che lavorano insieme e allineano i loro approcci, aumentando la loro base di conoscenze sulle interazioni ospite-microbo e migliorando gli studi epidemiologici e le valutazioni del rischio per implementare i migliori strumenti di intervento.

Per l’Italia uno dei partner del progetto è l’Istituto superiore di sanità (Iss). La dottoressa Elisabetta Suffredini si occuperà di resistenza antimicrobica e minacce emergenti.