«Il benessere delle donne lungo tutto l’arco della vita è un presupposto irrinunciabile per la piena realizzazione del diritto alla salute garantito dalla nostra Costituzione. Con questa consapevolezza, siamo impegnati per migliorare la prevenzione e l’assistenza e la cura», ha dichiarato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, aprendo l’evento di celebrazione della Giornata Nazionale della Salute della Donna, promosso dal Ministero della Salute in collaborazione con associazioni e società scientifiche, ospitato a Roma lo scorso 22 aprile presso la Casa del Cinema di Villa Borghese.

Medicina di genere e farmaci in studio

Per quanto rappresentino oltre la metà della popolazione, le donne sono ancora sottorappresentate negli studi clinici focalizzati sull’effetto di farmaci e altri trattamenti a causa di un assunto, ormai sfatato, che maschi e femmine siano simili, sia rispetto alle malattie, sia rispetto ai trattamenti.

E’ ormai noto che la salute è una questione di genere. Non a caso le donne soffrono maggiormente di alcune patologie – uno su tutti il mal di testa – e sono quasi sempre caregiver familiari.

Dalla ricerca arriva comunque una buona notizia in occasione della Giornata nazionale della salute della donna, istituita dal Ministero della Salute e dalla Fondazione Atena Onlus nel 2015 con l’obiettivo di sensibilizzare su questo tema. Difatti, nel mondo sono attualmente in studio 625 farmaci per la salute delle donne.

L’importanza della prevenzione

«Il nostro Servizio Sanitario – ha sottolineato il Ministro – vanta numerose eccellenze». L’Italia ha difatti un tasso di riduzione della mortalità per neoplasia della mammella superiore alla media europea.

«E’ un forte messaggio di fiducia da trasmettere a tutte le donne che stanno combattendo la malattia, così come dobbiamo cogliere ogni occasione, a partire dalla giornata di oggi, per ribadire l’importanza della prevenzione. Non dimentichiamo che siamo tra le popolazioni più longeve al mondo e che le donne vivono più a lungo degli uomini», ha ribadito Schillaci.

Puntare sulla medicina di genere, grazie a tecnologie e AI

Riconoscere la specificità di genere, è dunque essenziale per delineare programmi e azioni efficaci e per organizzare una adeguata offerta di servizi, indirizzare la ricerca e analizzare i dati.

«In questo contesto – ha sottolineato ancora il Ministro Schillaci – le nuove tecnologie, e in particolare l’Intelligenza Artificiale, possono aprire prospettive enormi, dando impulso ad un approccio medico sempre più personalizzato e orientato alla centralità della persona».

Difatti, «solo attraverso una piena tutela della salute delle donne possiamo realizzare quei principi di equità, inclusione e uguaglianza su cui si fonda il nostro sistema sanitari, ha concluso il Ministro.

Nella giornata, all’esterno della Casa del Cinema, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Lilt, ha messo a disposizione un’unità mobile per effettuare visite ed esami di screening.