Oltre 3 milioni di italiani a rischio visivo per patologie gravi. Servono formazione, informazione, prevenzione e risorse per scongiurare l’insorgenza di alcune patologie e allargare l’accesso alle cure oculistiche. “C’è solo un modo per vedere il futuro, fare prevenzione oggi”, il monito della Giornata Mondiale della Vista 2022 promossa da IAPB Italia Onlus

Sono oltre 3 milioni i connazionali a rischio visivo a causa di patologie molto gravi. Se il Sistema sanitario interviene per la cura dei sintomi, rimane cruciale la prevenzione per scongiurare l’insorgenza di determinate patologie. Come ogni anno, il secondo giovedì di ottobre si celebra la Giornata mondiale della vista, promossa dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB Italia onlus. “C’è un solo modo per vedere il futuro, fare prevenzione oggi” è lo slogan scelto per il 2022, che evidenzia l’importanza dei controlli periodici.

L’importanza di prevenzione e diagnosi precoci

Gravissime sono difatti le carenze destinate all’oculistica nel nostro Paese, dai Pronti Soccorso alle liste di attesa fino ai servizi per la riabilitazione degli ipovedenti. Ma la salute passa soprattutto dalla prevenzione e da diagnosi precoci: difatti, le patologie più gravi sono spesso asintomatiche e possono essere curate solo se diagnosticate in tempo.

Risorse per l’oculistica in calo

«Le malattie che compromettono parte o tutta la vista sono in crescita a causa dell’invecchiamento e minacciano oltre 3 milioni di italiani a rischio di glaucoma, degenerazione maculare e retinopatia diabetica – ha ricordato Mario Barbuto, presidente sia di IAPB Italia onlus che dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – La perdita della vista coincide con enormi costi sociali e personali: è un dolore profondo, fonte di depressione non solo senile, una grande perdita di autonomia e qualità della vita.

A fronte di questa minaccia, stiamo assistendo a una riduzione costante delle risorse e dell’attenzione destinata all’oculistica da parte del Sistema sanitario nazionale. Non possiamo correre il rischio che le cure oculistiche facciano la fine di altre specialità mediche: vengano, ovvero, pressoché totalmente privatizzate. L’impegno e l’onere della prevenzione non può essere lasciato alla sola scelta dei cittadini. I cittadini, però, hanno il dovere di sottoporsi a visite oftalmologiche dal medico oculista: le uniche che permettono di diagnosticare e trattare per tempo le malattie che rendono ciechi o ipovedenti».

Gap tra salute visiva percepita e reale

Un progetto itinerante promosso da IAPB Italia Onlus, che ha coinvolto soggetti over 40 in diverse Regioni italiane ha rivelato un gap importante tra vista percepita e reale condizione di salute visiva dei soggetti: i primi risultati dell’analisi delle 3.209 visite effettuate, hanno difatti evidenziato che, a fronte di un 90% di soggetti che ha dichiarato di vedere bene, il 50% presentava un glaucoma sospetto o conclamato. Per le retinopatie, il 30% non sapeva di esserne affetto.

Necessaria maggiore informazione e accesso alle cure

Per salvare la vista delle persone è necessario offrire più informazione e accesso alle cure. IAPB Italia per la “Giornata Mondiale della Vista 2022” ha proposto l’inserimento della prevenzione e della riabilitazione visiva nel percorso delle cure oculistiche. Questo consentirebbe una rapida identificazione delle patologie visive; un accesso immediato alle cure da parte di chi ne ha bisogno, a livello territoriale; la possibilità di collegare la riabilitazione visiva al percorso di cura, in modo da garantire autonomia e indipendenza e una qualità di vita migliore anche a coloro che hanno perso la vista.