Primi dati sulla spesa farmaceutica Ssn nel 2015

farmacista cerca medicinaFederfarma ha reso disponibile l’opuscolo sulla spesa farmaceutica 2014, dal quale si comprende di come la spesa farmaceutica convenzionata sia la voce di spesa più controllata e monitorata di tutto il Ssn. “Grazie ai dati forniti dalle farmacie”, spiega Annarosa Racca, presidente Federfarma, “è possibile conoscere nel minimo dettaglio quanti e quali farmaci sono stati utilizzati dai cittadini e qual è stato il costo per il bilancio pubblico”.

“I dati forniti gratuitamente dalle farmacie sono oggetto di numerose pubblicazioni”, prosegue Racca, “a partire dai periodici rapporti sull’uso dei farmaci realizzati dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. Anche Federfarma è impegnata in quest’opera di trasparenza e pubblica regolarmente i dati di spesa e consumo relativi ai medicinali erogati in regime convenzionale: una sezione del sito accessibile direttamente dalla home page, è dedicata proprio alla spesa farmaceutica”.

Di recente, proprio Aifa ha pubblicato, sul sito dell’Agenzia, i valori della spesa farmaceutica a carico del Sistema Sanitario nel primo bimestre del 2015. La spesa netta arriva a 1,47 miliardi di euro, tra gennaio e febbraio, in calo dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2014. Calano anche le ricette (-1,4%) e la spesa per la distribuzione diretta/dpc, che supera i 518 milioni di euro (-9,7% rispetto all’anno scorso).

La risultante è una spesa per il farmaco, sul territorio, pari al 10,83% del Fondo sanitario nazionale. Al di sopra del proprio tetto, invece, la spesa farmaceutica ospedaliera, che nel primo bimestre raggiunge il 5% del Fondo sanitario nazionale con un valore di 362 milioni di euro, a fronte di un tetto che dovrebbe fermarsi al 3,5%.

“È proprio grazie a questi dati se la spesa farmaceutica territoriale è sotto controllo”, sottolinea la presidente Federfarma, “e riesce comunque a rispettare un tetto di spesa che negli anni ha subito continui abbassamenti che rendono più difficile per le farmacie garantire un’assistenza farmaceutica moderna e completa ai cittadini. Il rispetto del tetto, infatti, viene assicurato a costo di pesanti trattenute imposte alle farmacie, di ticket regionali posti a carico dei cittadini e con un prontuario terapeutico composto per la quasi totalità da medicinali a brevetto scaduto, che rappresentano ormai il 75% dei consumi in regime di Ssn, mentre i medicinali innovativi sono distribuiti direttamente dalle strutture pubbliche”.

“È una situazione che richiede correttivi: un tetto di spesa troppo basso e troppo rigido non permette di investire sull’assistenza farmaceutica come strumento per garantire la sostenibilità complessiva del sistema”, conclude Racca.