Dalla dispensazione di farmaci alla somministrazione di una pluralità di vaccini (antinfluenzale, anticovid, herpes zoster). Dalla telemedicina alla presa in carico della cronicità. Dall’esecuzione di test di prima istanza alla possibilità di scelta e revoca del medico e del pediatra di famiglia dal 5 luglio scorso. Crescono le prestazioni erogate dalla farmacia dei servizi, sempre più prossima al cittadino.

Aumenta anche, in parallelo, secondo un rapporto di The European House – Ambrosetti e del CNR, la fiducia della comunità territoriale, che vede nella farmacia il primo accesso e baluardo alla propria salute, facilitatore anche di percorsi diagnostico-terapeutici mirati.

Ulteriori nuovi compiti si profilano per la farmacia e i farmacisti lombardi, con probabile estensione a tutto il territorio, in funzione della legge regionale 22/2022. È quanto emerso dal Convegno “Il ruolo delle farmacie nella riforma della sanità lombarda”, promosso da Federfarma Lombardia.

In prima linea

Le farmacie lombarde (e nazionali) sono sempre in campo, proattive ai bisogni del territorio e alle esigenze del cittadino-paziente. Lo conferma l’esperienza del recente biennio: più di 16 milioni di tamponi effettuati dal febbraio dello scorso anno, 446.845 vaccinazioni anti-Covid, di cui 78.347 quarte dosi; 14.717 operazioni di scelta e revoca del medico di famiglia e del pediatra, in poco più di una settimana dall’erogazione del servizio attivato in Lombardia lo scorso 5 luglio; 100.287 prestazioni di telemedicina effettuate da gennaio 2021 a giugno 2022. Segno della prontezza e della capacità di assolvere appieno anche i nuovi servizi che competeranno alle farmacie lombarde in relazione alla legge regionale 22/2021, in un’ottica di prossimità.

Fiore all’occhiello saranno il potenziamento della telemedicina e la presa in carico della cronicità: medici di famiglia e farmacisti sinergici e solidali nell’assistenza ai pazienti più fragili. «Un’attenzione particolare – ha spiegato Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia – sarà rivolta al monitoraggio dell’aderenza terapeutica in questa classe di pazienti. In parallelo, puntiamo all’ampliamento e all’estensione delle attività di telemedicina al fine di snellire le liste d’attesa e semplificare la quotidianità dei cittadini. Sono oltre 1.500 gli esercizi che le erogano privatamente, ma auspichiamo nel prossimo futuro di poterle offrire in convenzione con il Servizio Sanitario Regionale».

Fra le attese, infine, anche la possibilità che l’attuale dispensazione di farmaci ospedalieri possa passare (anche) dalla farmacia territoriale, sotto casa del cittadino-paziente.

La rete che fa una vitale differenza

Le farmacie lombarde sono un network sempre più consolidato nell’erogazione di una pluralità di servizi. Solo in Lombardia la Rete di Telemedicina Federfarma – HTN (Health telematic network), che comprende 1.552 farmacie, nel periodo gennaio 2021-giugno 2022 ha effettuato 100.287 prestazioni, di cui 42.216 elettrocardiogrammi, 33.584 holter cardiaci e 24.487 holter pressori, con invio dei risultati al dossier sanitario personale degli utenti.

Servizi che hanno consentito un’azione di prevenzione verso condizioni cliniche importanti e, laddove necessario, l’invio al medico curante o allo specialista di riferimento. Sono un esempio le anomalie rilevate all’ECG (12%), holter pressorio (34%) e holter cardiaci (18%), che hanno rappresentato un intervento salvavita per 973 pazienti (2,9% dell’utenza), con invio immediato in pronto soccorso per aritmie da codice rosso.

«I servizi introdotti in via sperimentale durante la pandemia, quali la somministrazione dei vaccini degli adulti, l’esecuzione di test di prima istanza e molte nuove prestazioni – ha proseguito Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi) – sono diventati strutturali a livello nazionale, conciliando l’interesse dei cittadini con l’ampliamento delle competenze dei farmacisti».

In questa direzione, «la legge di potenziamento della sanità lombarda – ha aggiunto Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone e relatore della riforma – intende rafforzare il ruolo delle farmacie come primo presidio di tutela della salute, grazie alla professionalità di chi vi opera quotidianamente e alla capillarità con cui sono diffuse sul territorio».

L’apprezzamento del cittadino

Quasi 9 italiani su 10 ritengono la farmacia un luogo sicuro e appropriato per la vaccinazione sanitaria regionale o la quarta dose anti-covid fra gli over 60, che ha registrato picchi di oltre 2.700 somministrazioni giornaliere (in più della metà dei casi per il secondo booster). È solo une delle dimostrazioni della fiducia che la popolazione investe nella farmacia.

Secondo un rapporto di The European House – Ambrosetti e del Centro Interdipartimentale per l’Etica e l’Integrità nella Ricerca del CNR in collaborazione con SWG, il 45% degli italiani ritiene il dialogo col farmacista efficace per dirimere, per esempio, lo scetticismo verso i vaccini e la farmacista un luogo sicuro in cui somministrarlo. «Le farmacie si confermano un primo fondamentale presidio sanitario sul territorio e si distinguono per la straordinaria ‘versatilità’ e capacità nel rispondere a sempre nuove esigenze sia in termini di innovazione tecnologici, sia in contesti emergenziali – ha concluso Letizia Moratti, vicepresidente e Assessore al Welfare di Regione Lombardia – Contiamo sulle farmacie  per realizzare il potenziamento della sanità territoriale attraverso le Case e gli Ospedali di Comunità per una sanità attenta a curare la persona e non solo la malattia».