Tutti gli esercizi sono ormai obbligati ad accettare i pagamenti digitali. Forse non tutti sanno, però, quanti sono i vantaggi che l’utilizzo di carte e wallet per i pagamenti correnti assicurano anche a una farmacia. La contabilità si semplifica, le spese sono sempre sotto controllo, i dipendenti possono avere un’autonomia regolamentata e non si rischiano furti e perdite di contanti o frodi da nuovi fornitori

La recente normativa [1] che obbliga tutti gli esercizi e tutti i professionisti ad accettare pagamenti digitali, pena una doppia sanzione pecuniaria in caso di rifiuto, ha segnato un passo decisivo nel processo di digitalizzazione del Paese e porterà certamente vantaggi importanti al nostro tessuto economico. L’utilizzo massivo dei pagamenti digitali, infatti, dovrebbe ridurre, nel medio periodo, i tempi dei pagamenti e limitare le insolvenze di clienti e fornitori, invertendo un circolo vizioso che ha coinvolto per molto tempo varie attività, tra cui anche le farmacie.

Le carte di pagamento, sia fisiche sia virtuali, rappresentano, infatti, un elemento sicuro e di fiducia nella relazione tra titolare di farmacia e fornitore, ma anche tra farmacista e cliente. L’uso di queste tecnologie per i pagamenti B2B, per esempio, a differenza di altri metodi di pagamento, è protetto da regole certe e univoche in tutto il mondo. Questo permette di operare in sicurezza anche verso soggetti sconosciuti. Tutto questo, per esempio, con contante, assegni o credit transfer non avviene.

Esiste poi anche un lato “attivo” dei pagamenti digitali che può coinvolgere le farmacie e può portare un numero consistente di vantaggi a cui spesso il professionista non pensa.

Carte prepagate e carte di debito per non doversi occupare dei micro-pagamenti

«Le carte di debito, come Visa Business per esempio, sono strumenti ottimali per tutti gli acquisti di materiale, per approvvigionamenti rapidi o nelle emergenze – sottolinea Luca Moroni, Head of Visa Business Solutions, Southern Europe – Si tratta di uno strumento semplice e sicuro che permette al titolare di farmacia di delegare in sicurezza a un farmacista dipendente o collaboratore pagamenti urgenti o ricorrenti, evitando anticipi di cassa che poi sono spesso molto complicati da riconciliare, e portano via tempo sia al titolare sia all’amministrazione».

Le spese impreviste per l’acquisto di uno scaffale espositivo che si è danneggiato, di un lettore di smart card per la lettura delle Tessere Sanitarie, di un pranzo take-away diventato necessario perché un afflusso di clienti più importante del previsto ha annullato il tempo della pausa pranzo, non saranno più un problema: sarà possibile delegare a un assistente l’acquisto online o in negozio per riconciliare poi facilmente la spesa.

«Una carta come Visa Business garantisce così il massimo controllo della spesa, perché i pagamenti effettuati sono visibili sull’estratto conto. Inoltre, per chi vuole godere di un controllo ancora maggiore – ha continuato Moroni – è possibile richiedere delle carte prepagate, fisiche o virtuali, che possono essere utilizzate solo una volta, o solo fino a una certa cifra o fino a una certa data, o solo su un determinato portale. Grazie ai pagamenti digitali oggi tutto questo è possibile e in questo modo il farmacista titolare può liberarsi di attività routinarie e a basso valore aggiunto».

Tutte le spese rendicontate in base al fornitore o al cliente

Esistono, poi, piattaforme evolute, come quella offerta da Visa, Visa Spend Clarity, che permette una vista integrata delle spese effettuate, oltre che una reportistica semplice e immediata, con la classificazione delle spese e la suddivisione per fornitore, per dipendente e per centro di costo. Si tratta di un sistema integrabile, collegabile ai più comuni software gestionali. Visa Spend Clarity Business permette di creare una Carta di pagamento virtuale per ciascun fornitore o addirittura per ciascun cliente abituale della farmacia, facilitando notevolmente la rendicontazione, riducendo gli errori e riducendo i costi amministrativi. È possibile, inoltre, allegare i documenti di spesa, le fatture e le ricevute a ogni transazione, con benefici nella gestione delle pratiche amministrative e nel recupero della fiscalità.

Il micro-finanziamento

La Commissione Europea ha recentemente pubblicato alcune linee strategiche [2] per “liberare il pieno potenziale delle imprese”. Tra gli obiettivi, la riduzione dei tempi di incasso, che produce un effetto “domino”: solo il 40% delle aziende è pagata nei tempi concordati e l’allungamento dei termini causa 1 fallimento su 4 (fonte EC).

Soprattutto in un periodo come questo, in cui i costi delle forniture crescono a ritmi notevoli, l’utilizzo delle carte di credito diventa uno strumento semplice, ma efficace, di microcredito, a cui spesso i professionisti non pensano.

«Visa Business Credit è una carta di credito business che permette di beneficiare dell’acquisto di beni e servizi che vengono poi addebitati sul conto in un secondo momento – commenta Moroni – Con una carta di credito come questa, il titolare di farmacia può pagare in modo puntuale i fornitori abituali senza anticipare a proprio rischio l’importo. Il fornitore riceverà il pagamento subito, mentre il farmacista riceverà l’addebito su conto corrente fino a 90 giorni dopo l’acquisto, in base agli accordi con la propria banca emittente».

Meno rischi di frodi e furti e minor costi nella gestione della contabilità

Non va poi dimenticato che l’utilizzo di carte e wallet per fare e ricevere pagamenti è poi un alleato importante del titolare di farmacia per ridurre i rischi legati ai furti o alle perdite di contanti (che non vengono conservati nei locali della farmacia, non devono essere versati o ritirati in banca).

Negli ultimi 5 anni, Visa ha investito 9 miliardi di dollari per alimentare il suo network tecnologico, VisaNet, che abilita pagamenti sicuri e affidabili in tutto il mondo e che, grazie all’integrazione di intelligenza artificiale e analisi dei dati per aumentarne la capacità predittiva e di apprendimento, garantisce maggiore sicurezza e protezione da potenziali frodi alle oltre 600 milioni di transazioni che processa ogni giorno.

«Credo infine sia importante sottolineare un ulteriore aspetto che spesso viene sottovalutato – ha concluso Moroni – Una recente ricerca realizzata da Visa [3] intervistando professionisti e piccole imprese ha evidenziato che il costo medio di elaborazione dei pagamenti digitali, comprensivo delle spese dirette e del costo del lavoro, è inferiore del 57% rispetto all’elaborazione dei pagamenti in contante. Il che non è difficile da comprendere: tutta la rendicontazione è più semplice e veloce e si riducono quindi i tempi di gestione sia da parte dell’addetto all’amministrazione (interno o esterno alla farmacia) sia del titolare, molto spesso chiamato a verificare o a offrire chiarimenti sulle spese effettuate».

In collaborazione con Visa
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Fonti:

  1. Decreto Legge n. 36, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile. Il decreto ha anticipato dal 1/01/2023 al 30/06/2022 le sanzioni per chi rifiuta i pagamenti con il Pos. L’obbligo rientra tra le misure per ridurre l’uso del contante previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)
  2. Unleashing the full potential of European SMEs, European Commission
  3. https://www.visa.co.uk/run-your-business/small-business-tools/small-business-digital-transformation.html#2