Pubblicato dal Ministero della Salute il rapporto sulla Salute Mentale relativo all’anno 2021. Assistiti complessivamente 778.737 utenti, al netto di quelli della Regione Calabria. Leggermente maggiore la presenza femminile (53,6%). I pazienti al primo contatto con i dipartimenti di salute mentale nel 2021 sono stati 289.871

Nel corso del 2021 sono stati assistiti dai servizi specialistici per la salute mentale 778.737 soggetti (al netto della Regione Calabria che non ha trasmesso i dati) con tassi molto differenti tra le varie regioni dello stivale. Emerge una prevalenza nel sesso femminile (53,6%). I target più rappresentati in entrambi i sessi sono quello 45-54 e 55-64 anni. Maggiore la presenza femminile tra gli over 75 (9% a fronte del 5,6% degli uomini).

Sono i principali dati rilevati attraverso il Sistema informativo per la salute mentale (Sism) riferiti all’anno 2021, pubblicati all’interno del “Rapporto salute mentale” del Ministero della Salute.

Nel 2021 i pazienti che sono entrati in contatto per la prima volta durante l’anno (utenti al primo contatto) con i Dipartimenti di Salute Mentale ammontano a 289.871 unità di cui il 94,8% ha avuto un contatto con i servizi per la prima volta nella vita (first ever pari a 274.804 unità).

Le strutture

Nell’anno in esame il servizio informativo ha rilevato attività di 1.245 servizi territoriali, 1.983 strutture residenziali e 742 strutture semiresidenziali che si riferiscono a circa il 93% dei DSM. Nel 2021 il numero dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura attivi è stato pari a 329, con complessivi 4.039 posti letto per ricoveri ordinari e 294 posti letto per ricoveri in day hospital.

Le strutture ospedaliere in convenzione che erogano attività di assistenza psichiatrica sono pari a 18 con un totale di posti letto per degenza ordinaria pari a 764 e a 2 posti per day hospital. Per il totale Italia, l’offerta per i posti letto in degenza ordinaria è di 9,6 ogni 100mila abitanti maggiorenni.

Le patologie più trattate

Andando ad analizzare le patologie, si evidenzia una forte differenza legata al genere. Disturbi schizofrenici, di personalità, da abuso di sostanze e al ritardo mentale sono maggiori nel sesso maschile rispetto a quello femminile, mentre l’opposto avviene per i disturbi affettivi, nevrotici e depressivi. La depressione interessa inoltre quasi il doppio delle utenti di sesso femminile rispetto agli utenti maschi.

Le prestazioni erogate

Le prestazioni erogate nel 2021 dai servizi territoriali ammontavano a 9.148.068 con una media di 12,6 per utente. Complessivamente l’83,1% degli interventi è stato effettuato in sede, l’8,3% a domicilio e il resto in una sede esterna; gli operatori prevalenti sono rappresentati da medici (34,4%) e infermieri (41,1%).

Il 30,7% degli interventi è stato rappresentato da attività infermieristica a domicilio e nel territorio, il 27,4% da attività psichiatrica, l’11% da attività di riabilitazione e risocializzazione territoriale, il 6,4% da attività di coordinamento e il 5,5% da attività di supporto alla vita quotidiana, il 6,5% da attività psicologica-psicoterapica; la quota restante ha riguardato attività rivolta alla famiglia e attività di supporto. La durata media del trattamento è risultata pari a 1.124 giorni su base nazionale.

L’attività psichiatrica ospedaliera

Nel 2021 sono state registrate 129.891 dimissioni dalle strutture psichiatriche ospedaliere (pubbliche e private), per un totale di 1.124.778 giornate di degenza con una degenza media di 12,8 giorni. Sono stati registrati, inoltre, 5.538 trattamenti sanitari obbligatori nei SPDC, Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura, pari al 7% dei ricoveri nei reparti psichiatrici pubblici.

Gli accessi in Pronto Soccorso

Nel 2021 gli accessi psichiatrici in Pronto Soccorso hanno rappresentato il 3,3% del totale degli accessi a livello nazionale, con un numero uguale a 479.276. Il 14,6% di tali accessi ha esitato in ricovero, di cui più della metà in reparti di psichiatria. Quasi il 40% degli accessi (39,6%) ha avuto una diagnosi di Sindromi nevrotiche e somatoformi.

I farmaci

Sono stati considerati antidepressivi, antipsicotici e litio erogati in regime di assistenza convenzionata e in distribuzione diretta. Per quanto riguarda l’assistenza convenzionata, la spesa lorda per gli antidepressivi è stata di oltre 398 milioni di euro e quasi 37 milioni di confezioni; la spesa lorda per gli antipsicotici superiore a 84 milioni di euro con un numero di confezioni che ha superato i 6 milioni; per la categoria Litio la spesa lorda complessiva è stata di circa 3,8 milioni di euro con un numero di confezioni pari a 881.069.

Per la distribuzione diretta, la spesa lorda complessiva per gli antidepressivi è stata pari a 826.631 e 485.465 confezioni; 77 milioni di euro per gli antipsicotici con 6,8 milioni di confezioni; per il litio 51.701 euro con 22.243 confezioni.

Costo dell’assistenza psichiatrica

Il dato più aggiornato disponibile è quello relativo al 2020 in cui il costo dell’assistenza psichiatrica risultava di 67,5 euro per cittadino. Per quanto riguarda l’assistenza psichiatrica territoriale il costo complessivo è stato pari 3.217.015 (in migliaia di euro), di cui 1.423.002 (in migliaia di euro) per l’assistenza ambulatoriale e domiciliare, 389.975 (in migliaia di euro) per l’assistenza semiresidenziale e 1.404.038 (in migliaia di euro) per l’assistenza residenziale. Per quanto riguarda l’assistenza psichiatrica ospedaliera, la remunerazione teorica delle prestazioni di ricovero ospedaliero è stata nel 2020 pari a 169.689 (in migliaia di euro).

Il personale

La dotazione complessiva del personale all’interno delle unità operative psichiatriche pubbliche, nel 2021, risultava pari a 29.785 unità. Di queste il 17,9% è rappresentato da medici (psichiatri e con altra specializzazione), il 6,9% da psicologi, il 42,9% da personale infermieristico seguita dagli OTA/OSS con l’11,6%, dagli educatori professionali e tecnici della riabilitazione psichiatrica pari all’8,6% e dagli assistenti sociali con il 4,1%.