Si è tenuta nei giorni scorsi una riunione tra il Ministro della Salute Schillaci e i rappresentanti delle professioni sanitarie. «Ringraziamo il Ministro per la disponibilità all’ascolto e la sensibilità mostrata nei confronti dei professionisti sanitari, ma anche per il suo impegno nel voler mettere mano alle questioni prioritarie che riguardano il futuro del Ssn e che toccano da vicino la nostra professione» ha commentato a margine Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani.

I farmacisti, ha affermato Mandelli, negli ultimi anni hanno svolto un ruolo fondamentale nell’assistenza ai cittadini e vogliono continuare a offrire alla sanità italiana il proprio contributo. «Proprio per questo – ha proseguito – ho manifestato al Ministro Schillaci la necessità di affrontare il tema della carenza di professionisti, di rifinanziare la ‘Farmacia dei servizi’ e intervenire sull’attuale modello di remunerazione dei servizi garantiti nelle farmacie di comunità, a partire dalla dispensazione del farmaco, e di avviare una revisione del sistema dell’Educazione continua in medicina (Ecm) che vada incontro alle esigenze del professionista e valorizzi la formazione sul campo».

In merito alla sanità territoriale, ridisegnata grazie al DM77 e grazie al supporto delle risorse stanziate dal Pnrr, secondo Mandelli occorre valorizzare le reti esistenti, partendo dal farmacista e dalle altre figure più vicine e accessibili ai cittadini, e rafforzando la collaborazione tra professionisti. «Questo percorso deve comprendere anche l’importante ambito del rapporto fra ospedale e territorio, con il fine ultimo di migliorare la qualità dell’assistenza e garantire ai pazienti una efficace continuità di cura.

Anche in questa occasione, abbiamo ribadito al Ministro Schillaci il nostro impegno e la nostra disponibilità per proseguire nel cammino di realizzare una sanità più equa, efficiente e vicina ai cittadini, obiettivo per il quale i farmacisti italiani sono da sempre in prima linea» ha concluso.