Pubblicato dal Ministero della Salute il rapporto sulla Salute Mentale relativo all’anno 2020. Nell’anno in esame gli assistiti dai servizi specialistici sono stati oltre 728mila, con marcate differenze di carattere regionale, 253mila i nuovi utenti. Nel 54% dei casi si è trattato di donne e l’età media dei pazienti è in generale superiore ai 45 anni

Il rapporto sulla Salute Mentale relativo all’anno 2020, di recente pubblicazione, rivela che gli utenti psichiatrici assistiti dai servizi specialistici nel corso del 2020 sono stati 728.338, con una percentuale di incidenza molto differente tra le differenti Regioni italiane. Tra l’utenza, le donne rappresentano il 53,6% e la fascia d’età prevalente è quella over 45 (69%). I pazienti entrati in contatto con le strutture di salute mentale nel 2020 sono stati 253.164, con quasi il 92% al primo contatto di sempre con questo tipo di dipartimenti specialistici.

Le patologie prevalenti

Le patologie variano fortemente a seconda del genere: prevalenti tra gli uomini i disturbi schizofrenici, di personalità o legati all’abuso di sostanze, mentre tra le donne spiccano disturbi nevrotici, affettivi e depressivi. Soprattutto con riguardo alla depressione, il tasso di utenti di sesso femminile che presenta questo problema è quasi doppio a quello maschile (40,4 per 10mila abitanti a fronte di 24,2 per 10mila abitanti).

Le prestazioni erogate e il personale sanitario

A livello di prestazioni, nel 2020, il 79,6% degli interventi è stato effettuato in sede, l’8,9% a domicilio e il resto in una sede esterna. Gli operatori prevalenti nei dipartimenti di salute mentale sono rappresentati da medici (34,7%) e infermieri (42,7%). Il 33,0% degli interventi è rappresentato da attività infermieristica a domicilio e nel territorio, il 22,8% da attività psichiatrica, l’11,4% da attività di riabilitazione e risocializzazione territoriale, il 6,6% da attività di coordinamento e il 6,3% da attività di supporto alla vita quotidiana, il 6,2% da attività psicologica-psicoterapica; la quota restante riguarda attività rivolta alla famiglia e attività di supporto. La durata media di un trattamento, a livello nazionale, è di 1.059,6 giorni.

L’attività psichiatrica ospedaliera

Nel 2020 sono state registrate 84.491 dimissioni da parte di strutture psichiatriche ospedaliere, per un totale di 1.130.499 giornate di degenza e una degenza media di 13,4 giorni. Nel 2020 sono stati registrati 5.398 trattamenti sanitari obbligatori. Gli accessi di Pronto Soccorso per patologie psichiatriche sono stati 421.208, pari al 3,2% del numero totale di accessi al pronto soccorso a livello nazionale.
Il 15,3% del totale degli accessi in Pronto Soccorso per problemi psichiatrici ha esitato in ricovero, di cui più della metà accolti nel reparto di psichiatria.

I farmaci e la spesa

Nel rapporto a livello di farmaci sono stati considerati: antidepressivi, antipsicotici e litio erogati in regime di assistenza convenzionata e in distribuzione diretta.

Per la categoria degli antidepressivi la spesa lorda complessiva è stata di oltre 391 milioni di euro, con oltre 37 milioni di confezioni erogate.
Per la categoria degli antipsicotici la spesa lorda complessiva è stata superiore a 77 milioni di euro con un numero di confezioni superiore a 5,9 milioni. Per la categoria litio la spesa lorda complessiva è stata di circa 3,6 milioni di euro con un numero di confezioni pari a 900.840.

Per gli antidepressivi la spesa lorda complessiva è stata pari a 1 milione di euro con un numero di confezioni pari a 496.762. Per gli antipsicotici la spesa lorda complessiva è stata pari a circa 72 milioni di euro con 6,7 milioni di confezioni. Per il litio la spesa lorda complessiva è stata di 55.208 euro con 24.349 confezioni.

Costo medio, personale e strutture

Nel 2020, il costo medio annuo per residente dell’assistenza psichiatrica, sia territoriale che ospedaliera, è stato pari a 67,5 euro.
Il personale sanitario all’interno delle unità operative psichiatriche pubbliche, nel 2020, è risultato di 28.807 unità. Di queste: il 18,4% è rappresentato da medici (psichiatri e con altra specializzazione), il 6,7% da psicologi, il 44,8% da personale infermieristico, l’11,2% dagli Ota/Oss, 7,5% da educatori professionali e tecnici della riabilitazione psichiatrica e per il 4% dagli assistenti sociali. Il personale part time rappresenta il 6,5% del totale del personale dipendente e il 4,4% del totale del personale ha un rapporto di lavoro a convenzione con il DSM.

ìA livello di strutture di salute mentale, nel 2020 sono emersi: 1.299 servizi territoriali, 1.949 strutture residenziali e 811 strutture semiresidenziali, che si riferiscono a circa il 94% dei Dipartimenti di Salute Mentale. A livello nazionale, l’offerta per i posti letto in degenza ordinaria è stato di 9,9 ogni 100mila abitanti maggiorenni.