È stato presentato presso la Camera dei deputati, un nuovo modello sviluppato da C.R.E.A. Sanità, con il supporto di Roche Italia, che ha analizzato per la prima volta l’impatto economico dello screening per il carcinoma polmonare, integrando dati sull’immunoterapia e fornendo un quadro che evidenzia il costo e l’efficacia di un programma di screening per soggetti ad alto rischio. I risultati indicano che un programma di screening nazionale potrebbe prolungare la vita dei pazienti di 7,63 anni e generare un risparmio di 2,3 miliardi di euro nei costi sanitari nell’arco di 30 anni.

Sebbene sia necessario un investimento iniziale di circa 80 milioni di euro per attuare lo screening, si prevede che questo sarà facilmente compensato da risparmi di circa 180 milioni già nel primo anno.

Il carcinoma polmonare

Si tratta della principale causa di morte oncologica in Italia, con circa 34.000 decessi annuali. Tuttavia, recenti progressi nella chirurgia e nelle terapie farmacologiche, uniti a strategie di prevenzione come la lotta al tabagismo, hanno migliorato notevolmente le aspettative di vita dei pazienti.

Fondamentale per il successo di questi trattamenti è la diagnosi precoce, motivo per cui l’implementazione di un programma nazionale di screening polmonare è diventata una priorità nelle politiche di sanità pubblica.

Obiettivo: migliorare la salute pubblica e ridurre i costi sanitari

Durante la presentazione dei risultati, esperti clinici ed economisti hanno discusso appunto dell’importanza di ampliare l’accesso allo screening, specialmente per i fumatori ed ex fumatori over 50, come sottolineato da Giulia Veronesi, direttrice del Programma di Chirurgia Robotica Toracica presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele: «Quando il tumore al polmone viene diagnosticato e trattato in fase precoce con chirurgia e farmaci si possono raggiungere tassi di sopravvivenza a 5 anni intorno all’80%. Per questo, investire in un programma strutturato di screening polmonare è oggi più cruciale che mai, perché consente un guadagno di vita di oltre 7 anni a fronte di un risparmio economico per il sistema sanitario nazionale».

In questo contesto, l’Onorevole Ugo Cappellacci, presidente XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, ha evidenziato che il governo sta lavorando per ridurre le liste d’attesa e ampliare l’offerta di screening contro il cancro, inclusa la lotta contro il carcinoma polmonare. Anche il Presidente AIOM, Francesco Perrone, ha sottolineato la necessità di dati più consistenti sul costo-efficacia dello screening, riconoscendo il modello presentato come un potenziale punto di riferimento per altre iniziative di screening oncologici.

Roche Italia ha ribadito la propria disponibilità a collaborare con il sistema sanitario per garantire ai pazienti l’accesso a tecnologie e trattamenti innovativi. La ricerca dimostra che il carcinoma polmonare comporta un costo annuo di 2,5 miliardi di euro in Italia, rendendo fondamentale l’adozione di strategie di screening per migliorare la salute pubblica e gestire meglio le risorse economiche.