Sovrappeso e obesità giovanile, l’impatto del Covid

Obesità giovanile

Il Centro di Allergologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli ha redatto un “decalogo anti-obesità” per evitare che le restrizioni pandemiche possano accentuare una situazione già di per sé grave

Sovrappeso e obesità rappresentano un importante problema sanitario per l’Italia. Nel nostro Paese è in sovrappeso 1 adulto su 2 e 1 bambino su 3. La situazione raggiunge dati allarmanti soprattutto in alcune regioni del meridione. Stando agli ultimi dati diffusi dal sistema di sorveglianza “Okkio alla Salute”, è emerso che nel nostro Paese oltre il 20% dei bambini è in sovrappeso e il 9,4% è obeso. In Campania, dove l’obesità infantile rappresenta un problema di salute pubblica, le percentuali toccano punte ancora più alte, con il 25,4% dei bambini in sovrappeso e il 12,6% di obesi.

Obesità giovanile

Le restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19 hanno contribuito ad aggravare questa tendenza. Da una parte il crescente isolamento, la paura del contagio, la noia e la depressione hanno spinto, infatti, molti ragazzi a cercare conforto nel cibo. Con l’espressione confort food ci si riferisce a tal proposito all’assunzione di alimenti estremamente appetibili e ricchi di zuccheri, capaci di produrre, grazie al rilascio di serotonina, effetti benefici sull’umore.

Dall’altra parte, il mix di didattica a distanza, chiusura dei centri sportivi e impossibilità ad uscire se non per ragioni di comprovata necessità nelle zone rosse, ha accresciuto la sedentarietà dei più giovani, concorrendo in questo modo ad aggravare ulteriormente situazioni di obesità già in essere e favorendone nuovi fenomeni di insorgenza, andando ad acuire un quadro già particolarmente allarmante.

I fattori di rischio

Le evidenze scientifiche che mostrano una relazione tra le ore di tempo trascorso davanti allo schermo e il rischio di sviluppare obesità e complicanze cardio-metaboliche sono ormai numerose. Questi atteggiamenti, infatti, oltre a sottrarre del tempo prezioso all’attività fisica, si associano spesso a un’alimentazione eccessiva e scorretta.

Diverse indagini condotte durante i mesi di lockdown hanno evidenziato, inoltre, un incremento nel numero di pasti giornalieri e soprattutto delle porzioni consumate, registrando un’impennata nel consumo di patate fritte, bevande zuccherate, carni rosse e varie altre tipologie di junk food.

Un decalogo per mantenersi in salute

Per rispondere a quella che in America è stata definita Covibesity, cioè un’obesità alimentata dalle restrizioni pandemiche che hanno stravolto i nostri stili di vita, il centro di Allergologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II ha recentemente pubblicato un decalogo anti-obesità. Sono le dieci regole d’oro da seguire per mantenersi attivi e in salute scongiurando un accumulo eccessivo di peso che, come è ben noto, espone maggiormente i pazienti anche alle complicanze dell’infezione da SARS-CoV-2. Regole che vanno dall’importanza della prima colazione all’esigenza di limitare il numero di ore che si trascorrono davanti ai device elettronici, dalla dieta mediterranea all’importanza dell’attività fisica.
Eccole nel dettaglio:

  1. Non saltare mai la prima colazione
  2. Attività sportiva quotidiana
  3. Attività ludica attiva
  4. Stile di vita attivo
  5. Limiti alle ore davanti agli schermi
  6. Rispettare una corretta igiene del sonno
  7. Preparazione al sonno sereno
  8. Dieta mediterranea
  9. Cinque pasti al giorno
  10. Alimenti freschi preparati a casa