Specialisti della salute anche grazie ai servizi professionali

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Il farmacista ha la qualifica e le competenze per proporre in farmacia servizi professionali che vanno oltre la semplice rivendita di medicinali.  Anche avvalendosi di altri operatori sanitari, è quindi possibile potenziare il proprio ruolo di specialista della salute

Il farmacista ha un ruolo chiave per la salute dei pazienti, garantendo un uso appropriato dei farmaci, prevenendo disavventure farmacologiche, identificando i bisogni di una terapia farmacologica, nonché partecipando a programmi di gestione delle malattie, screening e prevenzione.

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Questa posizione unica offre al farmacista il privilegio, ma anche il dovere, di servire i pazienti rivestendo ruoli diversi da quello di mero rivenditore di farmaci,  offrendo servizi clinici nuovi e innovativi. Stiamo parlando della cosiddetta Farmacia dei servizi, introdotta dalla Legge n. 69 del 2009 e dai successivi decreti attuativi, che hanno previsto l’erogazione di servizi e prestazioni professionali ai cittadini anche da parte delle farmacie. La farmacia dei servizi comporta il passaggio dalla centralità della dispensazione del farmaco a uno schema in cui la consegna del medicinale si affianca a una serie di altri servizi resi dal farmacista in un’ottica più in generale di specialista della salute.

Secondo quanto stabilito dal decreto, la farmacia può quindi erogare prestazioni analitiche di prima istanza come test per glicemia, colesterolo e trigliceridi, per misurazione in tempo reale di emoglobina, emoglobina glicata, creatinina, transaminasi, ematocrito. A questi si possono aggiungere test per la misurazione di componenti delle urine quali acido ascorbico, chetoni, urobilinogeno e bilirubina, leucociti, nitriti, ph, sangue, proteine ed esterasi leucocitaria. Ed eventualmente anche test di ovulazione, gravidanza e menopausa per la misura dei livelli dell’ormone FSA nelle urine e test colon-retto per la rilevazione di sangue occulto nelle feci.

Se state pensando di aggiungere nuovi servizi clinici alla vostra farmacia, è fondamentale considerare i piani aziendali e i flusso di lavoro, per garantire la fattibilità finanziaria di un servizio. Potreste infatti non rendervi conto dei problemi che potreste avere in questi due ambiti fino a quando non fornirete effettivamente il servizio.

Prestazioni professionali

Il Decreto del 16 dicembre 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 90 del 19 aprile 2011, regolamenta invece l’attività degli operatori sanitari quali infermieri e fisioterapisti in farmacia. I primi possono provvedere alla corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche, offrire supporto alle determinazioni analitiche di prima istanza, rientranti nell’ambito dell’autocontrollo, ed effettuare medicazioni e cicli iniettivi intramuscolo, svolgere attività concernenti l’educazione sanitaria e la partecipazione a programmi di consulting, anche personalizzato, e prendere parte a iniziative finalizzate a favorire l’aderenza dei malati alle terapie. L’infermiere, su prescrizione dei medici di medicina generale e dei pediatri, può inoltre erogare, sia all’interno della farmacia sia a domicilio del paziente, ulteriori prestazioni rientranti fra quelle effettuabili in autonomia secondo il proprio profilo professionale. Il fisioterapista può invece definire il programma prestazionale per gli aspetti di propria competenza, volto alla prevenzione, all’individuazione e al superamento del bisogno riabilitativo. Può inoltre svolgere attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive e viscerali utilizzando terapie manuali, massoterapiche ed occupazionali e verificare le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale.

Obblighi

Per erogare questi servizi, le farmacie devono utilizzare spazi dedicati, idonei sotto il profilo igienico-sanitario e separati dagli altri ambienti, che consentano l’uso, la manutenzione e la conservazione delle apparecchiature dedicate in condizioni di sicurezza. (art. 4 decreto 16 dicembre 2010).

Le apparecchiature utilizzate devono essere verificate e calibrate periodicamente, al fine di poterne garantire l’affidabilità, l’efficienza e la sicurezza di funzionamento. Per assicurare l’affidabilità dei risultati analitici, inoltre, il personale addetto all’impiego delle apparecchiature, o al supporto e all’eventuale assistenza al paziente che fruisce di tali servizi, deve essere adeguatamente formato e aggiornato.
I predetti servizi possono attrarre i pazienti in farmacia insieme a tutte le loro prescrizioni e ad altri acquisti e consentono di aumentare le interazioni cliniche con i pazienti stessi generando entrate supplementari.

Il farmacista ha inoltre l’obbligo di esporre nei locali della farmacia, in modo chiaro e leggibile, l’indicazione delle tipologie di prestazioni analitiche disponibili agli utenti. Oltre a rispettare l’obbligo, è utile fare della promozione: molte persone hanno ancora una visione ristretta del ruolo della farmacia e utilizzare anche i più semplici metodi di marketing – volantini, media locali, web – può aiutare a raggiungere l’obiettivo.