Tadalafil e finasteride, combinazione migliora la sintomatologia urinaria negli uomini

Gli inibitori della alfa reductase (5ARI) sono comunemente utilizzati per trattare i sintomi del basso tratto urinario (LUTS) legati all’iperplasia prostatica benigna (BPH) in pazienti con prostata aumentata di volume, ma questa classe di farmaci può, a volte, causare effetti collaterali sulla sfera sessuale del paziente. Lo studio di Casabe  AR et al, presentato da Eli Lilly in occasione dell’EAU (European Association of Urology) ha valutato l’efficacia della terapia con 5ARI in associazione a tadalafil (classe dei PDE-5) per trattare i sintomi urinari legati all’iperplasia prostatica benigna. I pazienti trattati per 6 mesi con la terapia combinata di tadalafil 5 mg e finasteride per i sintomi urinari hanno mostrato un significativo miglioramento rispetto alla terapia con finasteride e placebo, sin a partire dalla quarta settimana e per tutte le 26 settimane di terapia, senza riportare differenze nel livello di soddisfazione rispetto al dosaggio né rispetto agli effetti collaterali.
“Questo studio apre nuovi scenari di terapia per i pazienti che soffrono di sintomi urinari dovuti all’ingrossamento della prostata. In questa classe di pazienti, la terapia con tadalafil 5 mg potrebbe apportare un significativo miglioramento terapeutico” afferma Luigi Da Pozzo, primario di Urologia Ospedali Riuniti di Bergamo.
“Alla luce dei risultati emersi da questo studio”, aggiunge Da Pozzo, “la terapia combinata con tadalafil e finasteride è superiore in efficacia alla sola finasteride nel trattare i sintomi urinari legati all’ingrossamento della prostata”.
“I dati mostrano come la terapia giornaliera con tadalafil al dosaggio di 5 mg tratta la disfunzione erettile, frequentemente presente in associazione alla LUTS, oltre a indurre un significativo miglioramento nella sintomatologia irritativa legata a quest’ultima condizione”, conclude Vincenzo Gentile, direttore del dipartimento di Urologia dell’Università La Sapienza di Roma, “la terapia favorisce il rilasciamento del detrusore vescicale evitando così fastidi legati all’urgenza e alla frequenza minzionale, che sono i più difficili da sopportare per il paziente e ne peggiorano la qualità di vita. Tadalafil ha dimostrato di migliorare questi sintomi già a partire dalle prime 1-2 settimane. La disponibilità del trattamento è ancor più importante se consideriamo che i farmaci attualmente utilizzati per il trattamento dei LUTS possono, in alcuni casi, avere come effetto collaterale ripercussioni negative sulla sfera sessuale”.