Taglio del nastro per la distribuzione per conto nell’intero Veneto

Guido Bonetto

“Si tratta dell’atto più importante e significativo degli ultimi anni e che costituisce la base della farmacia dei servizi, riportando i cittadini al centro dell’assistenza farmaceutica”. Con queste parole Nello Martini, già direttore Aifa e ora direttore di ricerca e sviluppo dell’Accademia Nazionale di Medicina, ha accolto l’accordo regionale (delibera n. 2849 del 28/12/2012; BUR n.11 del 29/01/2013) che consente, a partire dal 2 aprile, la distribuzione per conto in tutto il Veneto dei farmaci per i quali è prevista la continuità terapeutica ospedale-territorio, attraverso la rete delle farmacie territoriali convenzionate. Abbiamo chiesto a Guido Bonetto, presidente di Federfarma Veneto, di illustrarci i dettagli di questo importante accordo siglato dalla regione Veneto, Federfarma Veneto e Assofarm Veneto.

La distribuzione per conto era già presente in Veneto. Che cosa cambia ora?

In effetti, nella maggior parte delle Asl del nostro territorio, era già possibile compiere la distribuzione per conto; il nuovo accordo estende la DPC a tutto il territorio della Regione, comprese le province di Padova e Belluno in cui il servizio non esisteva e la quasi totalità dei farmaci innovativi era di esclusiva gestione ospedaliera. È però necessario ancora un po’ di tempo prima che le farmacie di queste due province inizino a distribuire i farmaci innovativi; sono i tempi tecnici, organizzativi, quelli necessari a dialogare con i direttori generali delle Asl per stabilire quali prodotti far passare effettivamente nelle mani dei farmacisti. Quello del dialogo è un momento fondamentale, perché rappresenta un’opportunità per dimostrare alle amministrazioni tutti i vantaggi della distribuzione per conto, che sappiamo andare ben oltre la logistica dei pazienti e comprende i costi e la completa tracciabilità del servizio. La distribuzione per conto garantisce, infatti, il monitoraggio della spesa dei farmaci e delle prescrizioni, rendendo disponibili a strutture regionali e Asl dati e confronti oggi insufficienti o assenti.

Quali sono i vantaggi per i farmacisti?

Quest’accordo riporta la farmacia al centro della distribuzione dei farmaci più importanti e innovativi, in altre parole quelli necessari per il trattamento delle malattie oncologiche ed ematologiche, dell’Aids, dell’artrite reumatoide, della psoriasi e del diabete e, speriamo a breve, entro 6 mesi, anche gli ex OSP2, inseriti nell’accordo. Per i colleghi è un’occasione per aggiornare le proprie competenze riconfermandosi come punto di riferimento, 365 giorni all’anno e 24 ore su 24, di quei pazienti, e dei loro familiari, colpiti da patologie gravi e che necessitano un monitoraggio particolarmente attivo.

La distribuzione per conto è un obiettivo cui tanti mirano. Per molti rimane un miraggio. Cosa ha fatto che diventasse una realtà per il Veneto?

L’accordo regionale è il risultato di un intenso lavoro di confronti e analisi, durato ben due anni. La maggior parte del merito va riconosciuto a Marco Bacchini, mio predecessore alla presidenza di Federfarma Veneto, che è riuscito a convincere politici e direttori Asl, con dati alla mano, della convenienza della distribuzione per conto. Inoltre, quest’accordo non deve essere considerato un punto di arrivo, ma piuttosto un punto di partenza. Il prossimo obiettivo è cercare di contenere ulteriormente i costi.

Tiziana Azzani