Il Tar Sicilia ha emesso un’importante decisione sospendendo l’apertura di nuovi locali esterni alle farmacie destinati a diventare ambulatori medici. Il provvedimento, che avrebbe permesso alle farmacie di erogare servizi sanitari in strutture separate, è stato ritenuto privo di una base normativa adeguata.
Secondo il Cimest, il tribunale ha rilevato l‘illegittimità del sistema di autorizzazione, che si basava sul principio del silenzio assenso, non ritenuto sufficiente per garantire la tutela del diritto fondamentale alla salute. Il ricorso, promosso da sindacati e strutture accreditate del Sistema Sanitario Nazionale, ha portato alla sospensione della nota dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana, che prevedeva l’erogazione di prestazioni sanitarie in nuovi locali distaccati dalle farmacie.
Federfarma ha successivamente chiarito la portata effettiva della decisione del TAR, confutando le interpretazioni strumentali dei ricorrenti. Mentre il TAR Sicilia ha accolto le istanze di sospensiva limitatamente all’uso di locali esterni da parte delle farmacie, ha invece respinto qualsiasi limitazione per quanto riguarda l’erogazione dei servizi all’interno delle stesse farmacie. Questi servizi, in linea con il Decreto Legislativo 153/2009, includono prestazioni quali analisi di prima istanza, elettrocardiogrammi, holter cardiaci e pressori, spirometrie e prelievi di sangue capillare.
Le farmacie potranno continuare a eseguire anche vaccinazioni e test diagnostici, come tamponi nasali e salivari, in locali esterni purché questi rispettino i requisiti igienico-sanitari e garantiscano la riservatezza, come previsto dalla normativa.
Federfarma ha quindi ribadito che la decisione della Regione Siciliana, che ha dato il via alla sperimentazione della “farmacia dei servizi”, è pienamente conforme al quadro normativo previsto dal D.Lgs. 153/2009. Le farmacie, convenzionate con il SSN e sotto il controllo delle ASL, continuano ad operare nel rispetto delle leggi, mentre ambulatori e laboratori specialistici seguono regole diverse in quanto privati accreditati.