È ormai noto il ruolo chiave della prevenzione. Proprio per questo, le farmacie stanno intensificando le campagne di screening, così come la sensibilizzazione dei cittadini nell’ambito della medicina di genere

La prevenzione e la diagnosi precoce rappresentano due elementi fondamentali dell’ecosistema salute. In questo modo, infatti, i cittadini possono intercettare precocemente l’insorgenza di eventuali patologie e, di conseguenza, affrontarle tempestivamente, scongiurando complicanze e outcome peggiori.

Proprio per questo le farmacie stanno intensificando le campagne di prevenzione e di screening, nonché l’attività di sensibilizzazione dei cittadini nell’ambito della medicina di genere, su patologie come, per esempio, il rischio cardiovascolare al femminile e i tumori ginecologici.

L’importanza della medicina di genere

Il tumore al collo dell’utero rappresenta una minaccia gravosa per le donne e una delle principali cause di morte. I nuovi casi registrati ogni anno nel nostro Paese sono circa 3mila, con un numero di decessi che si aggira intorno a mille. Nei giorni scorsi, in occasione del webinar “Il tumore al collo dell’utero: sensibilizzazione, prevenzione, cura”, organizzato dalla Fondazione Rava, Clara Mottinelli, componente del Consiglio di presidenza Federfarma nazionale e presidente Federfarma di Brescia, ha sostenuto: «La farmacia si evolve in “farmacia di relazione”, luogo in cui il farmacista svolge un importante ruolo di formatore e informatore, offrendo supporto ai pazienti sulla prevenzione, lo stile di vita e l’alimentazione».

In quest’ottica, il ruolo dei farmacisti appare centrale per promuovere strategie di prevenzione e conoscenza di una neoplasia come quella del tumore del collo dell’utero. Il farmacista rappresenta del resto una figura autorevole di riferimento in ambito sanitario, ma al tempo stesso rassicurante, senza dimenticare che l’80% dei farmacisti è donna, dando la possibilità alle pazienti di sentirsi accolte e comprese.