Umbria, CUP e DPC in tutte le farmacie

Augusto Luciani
Augusto Luciani

Una regione che conta 260 farmacie, più della metà rurali. Alcune sono piccolissime, eppure sono da tempo tutte ugualmente strutturate per garantire il servizio di prenotazioni CUP e distribuire per conto la maggior parte dei farmaci presenti nel Pht. Ne abbiamo parlato con Augusto Luciani, presidente Federfarma Umbria.

Da quanto tempo le farmacie umbre offrono il servizio di prenotazioni CUP?
L’Umbria è stata la prima regione ad organizzare in modo organico in tutte le farmacie il servizio CUP senza distinzione tra farmacie grandi e piccole, rurali e non. Un servizio che ha saputo cogliere e rispondere in modo efficace a quel bisogno dei pazienti di ridurre il tempo e l’investimento fisico ed economico diretto e indiretto (viaggio, assenza dal lavoro) per prenotare una visita medica, un esame o ritirare un referto. La nostra è una regione collinare e pertanto gli spostamenti per raggiungere le strutture non sono sempre semplici. Oltre al viaggio le persone dovevano affrontare tempi di attesa agli sportelli delle ASL e delle strutture ospedaliere spesso significativi. Il valore aggiunto di questo servizio ci viene riconosciuto con un compenso a prenotazione pari a 1,78 euro (iva esclusa).

Anche la DPC rappresenta una risposta efficace al bisogno di salute dei pazienti
Da diversi anni in tutta la regione le farmacie possono eseguire la distribuzione per conto che nella maggior parte delle ASL copre fino al 90% i farmaci del Pht, con esclusione dei farmaci, come eritropoietine e gli emoderivati, che richiedono un frequente accesso ai centri ospedalieri. Negli anni siamo riusciti ad ampliare l’offerta dei farmaci che possiamo distribuire ed è nostro intento riuscire a perfezionare l’accordo per poter distribuire il 100% dei farmaci del Pht e degli osp-2. Purtroppo ora non è un buon momento per fare trattative, ma sono assolutamente fiducioso che la distribuzione per conto possa rimanere in farmacia. Negli anni, infatti, la nostra regione ha dimostrato di credere nei vantaggi che questo servizio può offrire rispetto alla distribuzione diretta sia in termini di logistica che di monitoraggio e risparmio dei costi.

Quali progetti ha in cantiere Federfarma?
Stiamo lavorando per attivare in tutte le farmacie, spero dopo l’estate, un servizio di screening diabetologico di massa per identificare precocemente i soggetti a rischio. Al momento stiamo prendendo accordi con le Asl,la Regione, e mettendo a punto il progetto con i diabetologi e gli infermieri.

Pensando ai giovani, quale futuro prevede per loro in farmacia?
Purtroppo le prospettive che può avere oggi un giovane farmacista sono molto limitate. Il valore della ricetta è sempre più basso, anzi in Umbria uno dei valori più bassi in Italia; aumenta infatti il numero delle transazioni, per l’invecchiamento della popolazione, ma il valore delle transazioni è sempre più basso. È necessario modificare il sistema di remunerazione altrimenti in pochi anni più della metà delle farmacie si troverà in grandi difficoltà, senza riuscire addirittura a pagare i fornitori.

Tiziana Azzani