Milano, una provincia che riflette l’Italia

Annarosa Racca e Roberto Maroni durante la presentazione delle attività delle farmacie lombarde durante l'Expo 2015
Annarosa Racca e Roberto Maroni durante la presentazione delle attività delle farmacie lombarde durante l'Expo 2015
Annarosa Racca e Roberto Maroni durante la presentazione delle attività delle farmacie lombarde durante l’Expo 2015

Annarosa Racca interviene sulla situazione delle farmacie della provincia di Milano nel delicato doppio ruolo di presidente di Federfama nazionale e provinciale: “Nel mio ruolo di presidente nazionale di Federfarma spesso rilascio interviste che riguardano il futuro della professione e delle farmacie; mi viene chiesto di fare il punto della situazione attuale e tenere conto del nostro ruolo sociale e sanitario e dell’eccellenza del servizio che forniamo alla cittadinanza”, esordisce la presidente. “Ho sempre esortato i colleghi a continuare su questa strada, a investire nel loro lavoro e nella loro farmacia, proprio per garantire un servizio farmaceutico di alto livello che è riconosciuto in ogni luogo. Nel momento in cui sono chiamata a parlare di questi argomenti come presidente di Federfarma Milano non posso dimenticare il mio ruolo nazionale”. Di Federfarma Milano, Racca tiene innanzitutto a mettere in evidenza il nome storico, tuttora conservato: “Associazione Chimica Farmaceutica Lombarda fra titolari di farmacia: ‘la Lombarda’ (come viene chiamata da tutti sul territorio) è stata fondata nel 1859 ed è sicuramente una delle più antiche Federfarma d’Italia, a testimonianza dello spirito di unione e collaborazione che resiste, da 155 anni, tra i titolari di farmacia lombardi”.
“Alla Lombarda sono associate 826 farmacie private più 265 farmacie comunali affiliate, che usufruiscono dei servizi offerti”, sottolinea la presidente. “Oltre a ciò voglio far notare che, a oggi, è una delle poche associazioni tri-provinciali che raggruppa il territorio delle attuali province di Milano, Lodi e Monza Brianza, perché quando sono state create le province di Lodi e Monza e Brianza, i titolari hanno preferito rimanere con i loro colleghi di sempre in una grande associazione, piuttosto che dividere le forze in tre associazioni più piccole”, prosegue Annarosa Racca.
“La forza della Lombarda è avere al suo interno farmacie associate di caratteristiche molto diverse; dalla farmacia rurale dove lavora solo il titolare, alla farmacia iper-specializzata con più di trenta dipendenti, passando attraverso tutte le tipologie intermedie. Questa caratteristica crea sicuramente notevoli difficoltà sindacali, poiché è molto faticoso trovare unità d’azione e d’intenti, dovendo soddisfare esigenze molto diverse”, termina Racca, “è una rappresentazione della situazione nazionale, in cui le esigenze delle diverse regioni sono talvolta contrastanti: ma la lunga storia che caratterizza la Lombarda dimostra che un sindacato può essere unitario per più di 150 anni anche con grandi differenze al proprio interno”.