Appello UNAFTISP per la Fase2: “Nessun farmacista deve restare indietro”

UNAFTISP (Unione Nazionale Farmacisti Titolari di Sola Parafarmacia) lancia un appello alle Istituzioni, chiedendo che con l’avvento della Fase 2 si garantisca a ogni farmacista la possibilità di svolgere la propria professione liberamente e nel pieno delle proprie facoltà 

I coordinatori delle 15 regioni dove UNAFTISP ha le sue rappresentanze hanno redatto una lettera all’indirizzo del Ministro della Salute Roberto Speranza, del Presidente FOFI Andrea Mandelli, del Presidente Federfarma Marco Cossolo e di Pierluigi Bersani, precursore del processo di liberalizzazione, esprimendo le intenzioni dell’associazione nel tenere la barra a dritta su quello che è lo scopo per cui è nata: la difesa della dignità professione e l’equo accesso ad essa per tutti i Farmacisti.

UNAFTISP

«Nessuno deve restare indietro»

Il messaggio dei coordinatori di UNAFTISP si apre con uno sguardo al passato, in cui, a loro parere, troppo spesso le istituzioni hanno dimostrato una visione carente, nei riguardi della parafarmacia: «Come farmacisti titolari di parafarmacia crediamo di avere il diritto di chiedere che ci si ricordi della nostra categoria affinché non venga lasciata nuovamente indietro così come successo più volte in passato. E se nel passato le nostre richieste, seppur giustificate e giustificabili alla categoria, potevano sembrare pretestuose, prive di fondamento e non degne di interesse ai più, oggi, a seguito dell’emergenza COVID-19 riteniamo non sia più così. La nostra categoria infatti, con molte armi spuntate, ha costituito in questi mesi un terminale importante per la popolazione in termini di reperibilità di prodotti e presidi, e di produzione presso i propri laboratori di disinfettanti, gel e altro. Ha inoltre svolto al pari dei colleghi in farmacia un ruolo di riferimento per consigli, indicazioni di tipo sanitario e gestione del rischio nella popolazione».

L’Esecutivo ha dimostrato fin dai primi momenti della pandemia un atteggiamento paritario nei confronti di farmacie e parafarmacie ed è importante che ciò continui ad essere rispettato anche con l’avvento della Fase 2: «Tutti i farmacisti di parafarmacia, e ancor più i colleghi che hanno svolto la loro attività nelle zone più colpite dalla pandemia, sono stati in maniera indefessa e coerentemente con la loro missione al servizio della comunità con carichi di lavoro pesanti e spesso insostenibili fino allo stremo delle forze. Questa predilezione è stata sin da subito colta dall’Esecutivo che dai primi momenti di emergenza e in tutti i vari DPCM ha menzionato le parafarmacie al pari delle farmacie. Non vorremmo però che ora, con l’emergenza che ci auguriamo va via via diminuendo, con la fase 2 che impone l’attenzione a nuovi ambiti, la posizione delle parafarmacie e dei farmacisti loro titolari passi nuovamente in un limbo dal quale non si riesce ad uscire da più di tredici anni».

La lettera si conclude con un invito da parte di UNAFTISP al confronto e a trovare una soluzione condivisa: «E’ arrivato il momento che la politica si faccia carico della situazione di emergenza in cui vivono migliaia di Farmacisti titolari di parafarmacia e che come UNaFTiSP denunciamo da anni. E’ arrivato il momento che si metta ogni farmacista nella condizione di svolgere la propria professione liberamente e nel pieno delle proprie facoltà così come avviene per tutte le categorie professionali. La nostra categoria è sicuramente animata da diverse sensibilità, ma siamo sicuri che si può trovare una sintesi. Questo Esecutivo ha dimostrato finora nei fatti durante l’emergenza e nelle intenzioni di avere la giusta sensibilità per aver compreso lo stato di disagio professionale in cui versano i farmacisti di parafarmacia e deve realmente ora dimostrare nei fatti che anche a questo riguardo “nessuno deve restare indietro”».