Vaccini e farmaci anti-Covid, Usa a favore della sospensione dei brevetti

Gli Stati Uniti si sono dichiarati favorevoli alla sospensione dei brevetti su farmaci e vaccini Covid-19, che dovrà essere negoziata in ambito del Consiglio generale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto). Nei mesi scorsi, Sudafrica e India avevano già provato a far approvare una moratoria contro la validità dei brevetti, ma senza successo, a causa dell’opposizione dei Paesi più ricchi.

Katherine Tai, rappresentante degli Stati Uniti all’Organizzazione mondiale del commercio, ha spiegato la nuova posizione dell’amministrazione Biden affermando che “le circostanze straordinarie della pandemia da Covid-19 richiedono misure straordinarie». Da qui la scelta di sostenere la «rinuncia della proprietà intellettuale per i vaccini anti Covid-19».

La sospensione dei brevetti consentirebbe di aumentare la produzione di vaccini, a favore dei Paesi meno abbienti. Per questo Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, ha definito quella degli Stati Uniti come una «decisione storica». Parere positivo anche da parte del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che ha affermato: «Accolgo con favore il sostegno senza precedenti del governo degli Stati Uniti alla rinuncia della protezione della proprietà intellettuale per quanto riguarda i vaccini anti Covid-19».

In seguito all’annuncio dell’amministrazione statunitense, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato che l’Unione europea «è pronta a discutere qualsiasi proposta che affronti la crisi pandemica in modo efficace e pragmatico».

I pareri contrari

Non sono mancati tuttavia i dubbi e i pareri contrari in merito alla decisione degli Stati Uniti.  «Siamo totalmente in linea con l’obiettivo che i vaccini siano rapidamente e equamente distribuiti nel mondo. Tuttavia, come abbiamo ripetuto più volte, una sospensione è la risposta semplice, ma sbagliata a un problema complesso» è invece la dichiarazione della Federazione internazionale dei produttori e delle associazioni farmaceutiche (IFPMA), espressa in un comunicato.

«I vaccini contro il Covid 19 sono arrivati con tanta celerità grazie anche alla proprietà intellettuale – si legge invece in una nota di Farmindustria – Senza, infatti, la spinta dei brevetti alla ricerca e alla produzione, oggi non potremmo beneficiare di questi strumenti, fondamentali per superare la crisi pandemica e ritornare a una vita normale. Produrre un vaccino è un processo industriale complesso, che richiede ingenti investimenti, tecnologie avanzate, trasferimento tecnologico, impianti ad hoc, macchinari dedicati, personale altamente qualificato, un’expertise consolidata. La proprietà intellettuale non rappresenta un ostacolo per l’aumento della produzione, anzi è parte della soluzione».