Il Pure Thinking per superare lo stress da Covid

Pure thinking

A più di un anno dall’inizio della pandemia, sempre più persone cercano rimedi contro ansia, stress e incertezza verso il futuro generati dalla pandemia. Dagli esperti le regole del Pure Thinking per ritrovare il benessere

Per l’80% degli italiani gli ultimi 12 mesi sono stati all’insegna dello “stress da Covid”, determinato da un mix di solitudine, costrizione, privazione della libertà e sedentarietà. La voglia di riscatto è comunque ormai una priorità per il 59% di essi. Questi sono solo alcuni dati che emergono da un’indagine di Pure Encapsulation, condotta mediante un’analisi di opinioni, pareri ed esperienze estrapolati dal monitoraggio di social network, blog e forum di oltre 900 italiani, per analizzare come sia cambiata la loro vita nell’ultimo anno in seguito alla pandemia.

I risultati dell’indagine

I dati emersi dalla ricerca mostrano che a modificarsi è stato in primis il modo di relazionarsi agli altri (61%), seguito dalla routine lavorativa (55%) e dall’equilibrio tra vita privata e professionale (51%). La pandemia ha inoltre implicato un cambio di prospettiva (44%), stimolando la maggior parte dei nostri connazionali a un’accresciuta attenzione verso la propria salute (58%), unitamente alla rivalutazione di alcune azioni quotidiane (52%), un tempo date per scontate.

L’emergenza ha inoltre evidenziato l’importanza della tecnologia (45%), la cui centralità è emersa con forza in questi mesi sia per il mantenimento di relazioni interpersonali, sia per il prosieguo dell’attività lavorativa.

A preoccupare maggiormente gli italiani sono invece il senso di precarietà e incertezza per il futuro (63%), unitamente alla paura per la salute dei propri cari, manifesta in oltre la metà del campione (56%). Tutto questo ha indotto un forte stress, manifestato da 8 italiani su 10, accompagnato da cattivo umore, depressione, insonnia, ansia e altri disturbi. Oltre un italiano su 3 ha ammesso, inoltre, di soffrire addirittura di disturbi fisici. Più colpite le donne rispetto agli uomini.

Tuttavia, seppure una parte degli italiani manifesta un atteggiamento rinunciatario, la maggior parte è invece determinata a reagire e trovare soluzioni per superare le difficoltà del momento.

Pure thinking

I consigli degli esperti

Per reagire e combattere lo stress quotidiano, è utile ricorrere ad alcuni suggerimenti riconducibili al Pure Thinking, il nuovo trend basato su una ricerca attiva del benessere.

Tenere tutto dentro, ad esempio, rischia di innescare una spirale depressiva. Uno dei primi suggerimenti è dunque quello di condividere emozioni e preoccupazioni. È poi consigliato fare sane scelte alimentari ed esercizi di rilassamento, e rispettare ritmi circadiani corretti.

L’alimentazione rappresenta un tassello importante per ritrovare un buon equilibrio. La pandemia ha indotto molti italiani a virare verso cibi preconfezionati, molto calorici e ricchi di zuccheri, il così detto confort food. È importante invece preparare del cibo sano, scelto con cura, prediligendo frutta e verdura e proteine vegetali.
Per ritrovare il benessere è inoltre fondamentale non tralasciare l’attività motoria, che favorisce la produzione di ormoni della serenità.

Un ruolo importante a sostegno del benessere è infine svolto anche dagli integratori. Tra quelli più utili segnaliamo ad esempio gli integratori a base di Ashwagandha, erba adattogena utilizzata nella medicina ayurvedica, che offre supporto per il benessere mentale e fisico, con benefici per memoria e concentrazione; quelli a base di Rhodiola rosea, pianta siberiana tradizionalmente utilizzata a sostegno dell’organismo in caso di stress mentale e fisico; quelli a base di Gingko biloba, pianta utilizzata per le sue proprietà energetiche e antiossidanti.